BMW, non solo elettrico. L’azienda punta su questi carburanti alternativi, ecco come saranno i prossimi modelli
La sostenibilità ambientale è un tema centrale nella società odierna, e sta trovando sempre maggiore spazio anche nelle agende politiche. L’inquinamento e i disastri causati al nostro ecosistema sono un problema che non si può più ignorare, intervenire è diventato indispensabile, e la mobilità non può che avere un ruolo fondamentale in tal senso visto l’impatto che i mezzi di trasporto hanno avuto sulle emissioni dell’aria. Una mobilità green è il futuro, e le istituzioni e le normative previste spingono le case automobilistiche verso sempre maggiori investimenti nel settore dell’elettrico. I modelli a batteria però presentano ancora diversi problemi, su tutti gli importanti costi di produzioni per le aziende e i prezzi di listino molto elevati per i clienti. Il risultato è una domanda che fatica a decollare. Per questo molte aziende stanno studiando soluzioni alternative.
Anche BMW, come tutte le grandi aziende, sta continuando ad investire molto sui modelli a batteria. Il colosso tedesco, forte di un blasone rinomato e di infinite risorse dal punto di vista tecnologico, è pronta a lanciare i suoi ultimi modelli elettrici basati sulla piattaforma Neue Klasse. L’azienda, però, non intende limitarsi all’elettrico.
BMW, l’azienda va oltre l’elettrico
Se è vero che con le nuove elettriche la BMW, come spiegato dalla stessa azienda, intende porre le basi della produzione per il prossimo decennio, l’azienda tedesca è pronta comunque a percorrere anche altre tecnologie e tipologie di motori. Nel futuro dell’azienda c’è dunque soprattutto varietà, per andare incontro alle esigenze della clientela e avere più strumenti per reggere le sfide di un mercato sempre più complicato e ricco di insidie.
L’azienda tedesca, anche grazie alla partnership con Toyota, sta accelerando i lavori sul fronte dell’idrogeno, una tecnologia sostenibile che presenta ancora diverse criticità (su tutti costi elevati e difficoltà di stoccaggio), ma verso il quale la ricerca e lo sviluppo si sta muovendo con grande attenzione. Presto la sua diffusione a larga scala potrebbe non essere più così difficoltosa.
BMW poi sta puntanto già molto sull’HVO200, carburante che ha il 90% di emissioni complessive di CO2 in meno rispetto al classico gasolio. L’azienda ha annunciato il rifornimento dei turbodiesel prodotti in Germania con l’HVO100 prima del loro arrivo al concessionario, in modo da farlo conoscere dai propri clienti e incentivarne la diffusione. Insomma, BMW punta alla sostenibilità, ma per arrivarci non intende percorrere una sola strada.