BMW, sono i migliori motori in assoluto: l’annuncio spiazzante dell’azienda

BMW non molla di un passo: i suoi motori leggendari sono qui per restare e l’annuncio spiazza tutti quelli che pensavano il contrario

BMW ha scelto di spiazzare tutti puntando sulla sua eredità tecnica, proprio mentre in molti temevano un addio ai veri motori che hanno fatto la storia del marchio. Le voci su possibili cambi di rotta, motori più piccoli, basta V8, c’erano eccome. C’è chi già si preparava al peggio. Il messaggio di BMW, però, ribalta la prospettiva.

No, non ci saranno rinunce, i propulsori:restano quelli che conosci, anche se in casa cambiano le carte per stare al passo con un panorama normativo sempre più complicato. L’attesa cresce e tutti si aspettano una novità da titolo, ma la svolta vera, quella che conta, viene svelata dopo.

BMW: sotto il cofano, nessuna bandiera bianca

Il sei cilindri in linea, il classico sportivo BMW, resta, solido nella sua architettura, il V8 continua a fare la voce grossa, anche sulle sportive ibride con l’aggiunta discreta (e mai invasiva) dell’elettrico. Togli quella sensazione di compromesso, almeno qui. BMW lavora per adattarsi alle regole Euro 7, ma senza stravolgere nulla.

BMW motori migliori
BMW: sotto il cofano, il massimo (BMW) derapateallaguida.it

Non arrivano dati ufficiali, restano qualche indiscrezione e molte certezze: il lavoro tecnico accompagna l’evoluzione normativa senza cedere alle tentazioni della semplificazione estrema. Il top di gamma continua a proporre ciò che ci si aspetta: la M2 con il sei cilindri che conosciamo tutti, M3 e M4 sulla stessa linea, M5 e XM con un V8 che ora gioca anche in coppia col modulo elettrico, solo a supporto, mai da solo.

Cambia il modo in cui vengono gestite temperatura ed emissioni, ma restano il carattere e il sapore tipico delle BMW più amate. Si migliora ciò che già funziona, giusto adattando gli ingredienti ai tempi e alle regole, senza perdere di vista l’anima delle prestazioni. E se chiedi se ci sarà spazio per il downsizing sulle M, la risposta rimane una sola: assolutamente no.

BMW non promette rivoluzioni, preferisce puntare su continuità e sull’aggiornamento costante dei suoi punti fermi. A chi temeva che la transizione elettrica avrebbe travolto tutto il resto, la casa risponde con i fatti e una direzione chiara: la passione resta centrale, la guida coinvolgente rimane insostituibile anche nell’era dei limiti e delle sigle.

Alla fine, chi entra oggi in concessionaria trova la stessa grinta di sempre nascosta sotto auto più attente alle emissioni, ma senza rinunciare al divertimento. Il motore resta il cuore vero della macchina, come sempre, almeno finché dalle parti di Monaco decideranno che valga ancora la pena di guidare sul serio.

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