Bollo auto, le direttive sono tutte diverse: cambia tutto quanto. Ecco che cosa bisogna sapere in vista del prossimo anno.
Il bollo auto è da sempre molto contestato dagli automobilisti italiani. La tassa sul possesso dell’auto che ogni proprietario è tenuto a versare annualmente viene da molti ritenuta illegittima, e ne è stata più volte richiesta l’abolizione. Critiche, però, che non hanno minimamente fatto breccia nei diversi governi che si sono alternati, e che non hanno approvato l’abolizione di questo onere.
Il bollo auto è una tassa che viene riscossa dalle regioni (tranne che per Sardegna e Friuli Venezia Giulia, che fanno invece riferimento alla Agenzia delle Entrate, e per la provincia di Trento e di Bolzano). Alcune cose variano dunque in base alla zona di provenienza. Il governo però con la nuova normativa ha deciso di semplificare le cose almeno sul fronte delle modalità di pagamento. Dal prossimo anno cambierà tutto quanto. Non si tratta della abolizione della tassa tanto voluta dai cittadini, purtroppo, ma in questo modo si punta comunque a rendere il più semplice possibile la gestione della tassa per i cittadini. Ecco come cambieranno le cose a partire dal prossimo anno.
Bollo auto, ecco cosa cambia dal prossimo anno
Sono in arrivo novità sul fronte bollo auto. Se la cifra e le modalità del calcolo resteranno grosso modo le stesse, a variare saranno soprattutto le scadenze. Dal prossimo 1 Gennaio cambieranno le modalità di versamento della tassa. Le novità non riguardano le auto già in circolazione, ma i modelli che verranno immatricolati a partire dal 1 Gennaio prossimo.

Con la nuova normativa il proprietario dovrà versare il primo bollo entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. La validità della tassa sarà di 12 mesi. Per gli anni successivi, la scadenza è fissata per l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Questo dovrebbe sulla carta uniformare le scadenze e rendere più semplice ricordare entro quando versare il bollo e abbassare così il numero di tasse dimenticate. Non si potrà rateizzare la cifra, se non per alcuni limitati casi ancora da comunicare, ma si dovrà versare in un’unica soluzione.
Non sono invece arrivate le tante attese novità sul fronte superbollo: il governo sembrava intenzionato a spingere verso l’abolizione di questa ulteriore tassa rivolta alle auto che superano una certa potenza, ma si dovrà invece regolarmente continuare a pagare come avvenuto sino ad ora.
 
					 
			




