Stretta senza precedenti: per molti elaboratori e soprattutto per quelli che aggirano la legge ci sono novità spiacevoli. È finita la pacchia.
Quante volte abbiamo mandato tutti al diavolo, a causa del rombo assordante di una moto che fa tremare i vetri di casa? Quante volte ci siamo chiesti come sia possibile che la legge permetta livelli di rumorisità simili? La risposta era semplice: la legge non lo permetteva, ma qualche furbetto riusciva lo stesso a rimuovere dallo scarico il cosiddetto Db killer.
Adesso il problema degli scarichi troppo rumorosi sta per trovare una soluzione definitiva: la nuova legge non lascia scampo a chi ama modificare la propria moto per ottenere un suono più aggressivo. Non si tratta delle solite multe che molti motociclisti mettono in conto come “spese di gestione”; questa volta il cambiamento è strutturale e tocca direttamente i produttori.
Db killer saldati: la fine dei furbetti
I famosi db killer, quei dispositivi che limitano il rumore degli scarichi, diventeranno parte integrante del sistema. La novità è a dir poco definitiva: saranno saldati direttamente allo scarico, rendendo impossibile rimuoverli senza danneggiare l’intero impianto; e con questo, addio alle chiavi a brugola nascoste sotto la sella per smontare il db killer appena girato l’angolo.

I controlli diventeranno più severi. Le forze dell’ordine potranno verificare facilmente se lo scarico è stato manomesso e le sanzioni non si limiteranno a semplici multe ma prevederanno il sequestro del mezzo, la sospensione della patente e l’obbligo di ripristino delle condizioni originali. Una mazzata micidiale.
Gli appassionati delle due ruote sono divisi: da un lato chi sostiene che il rumore sia parte dell’esperienza motociclistica, dall’altro chi preferisce guidare nel rispetto degli altri. C’è chi dice che il sound è importante e fa parte dell’anima della moto, ma altri ribattono che ci si può benissimo godere la moto anche senza svegliare l’intero quartiere.
I produttori di scarichi aftermarket dovranno rivedere le loro strategie, che non di rado strizzavano l’occhio alle possibilità di modifica abusiva, e alcuni stanno già lavorando a soluzioni che possano offrire un buon compromesso tra prestazioni e rispetto delle norme. Non sarà facile soddisfare i clienti più esigenti abituati a quel rombo profondo che solo uno scarico libero può dare, ma ci si proverà.
L’inquinamento acustico non è l’unico problema. Gli scarichi modificati spesso alterano anche le emissioni inquinanti. La nuova normativa quindi colpisce due piccioni con una fava: meno rumore e meno smog. Saranno tutti contenti? C’è da dubitarne, ma così è se vi pare e anche se non vi pare.