Stellantis, arrivano brutte notizie: adesso è tutto ufficiale e le preoccupazioni sono davvero molto alte, cosa sta accadendo
La fusione tra FCA e PSA per un colosso destinato in pochi anni a dominare il mercato globale dell’auto, Stellantis. O, quantomeno, ad impensierire i grandi costruttori, provando ad infilarsi in una quota mercato lì dove potevano esserci lacune da parte dei competitori. Ed invece nell’ultimo anno l’azienda è andata nettamente in difficoltà: investimenti sbagliati, errori che son costati le dimissioni dell’ad Carlos Tavares.
Una difficoltà che Stellantis vuole provare a sconfiggere attraverso i nuovi modelli. Già, ma quali? In primis puntare tutto sulla Grande Panda, il B-Suv di casa Fiat su cui a Torino puntano molto nei prossimi anni ma anche e soprattutto nei prossimi mesi per quanto riguarda l’ibrido e l’elettrico.
D’altronde il nome è un richiamo alla regina delle auto per quanto riguarda le vendite, la citycar italiana. Più tiepida, invece, la clientela nei confronti della nuova Lancia Ypsilon che non ha scaldato più di tanto per il prezzo troppo elevato e la somiglianza con la Peugeot 208 – molto più apprezzata – e la Opel Corsa, auto costruite con la stessa piattaforma.
Nel frattempo anche l’inizio del nuovo anno non è partito nel migliore dei modi, anzi. Nel primo trimestre del 2025 sono state consegnate 1,218 milioni di unità da parte di Stellantis, per un -9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un decremento registrato soprattutto per una riduzione della produzione nel Nord America dovuta alle vacanze prolungate del mese di gennaio ma anche alla transizione verso nuovi modelli in Europa Allargata.
Stellantis ha registrato un calo anche per quanto riguarda i volumi di veicoli commerciali leggeri. Sono 325mila le consegne in Nord America, per un -20% dovuto soprattutto dall’arrivo sul mercato delle versioni 2025 dei truck pesanti Ram. Contenuto il disavanzo in Europa Allargata, con un -8% e 568mila unità consegnate.
Numeri che non possono non destare preoccupazione, anche se nell’Europa c’è stato un segnale positivo per quanto riguarda l’andamento delle vendite, con una quota del 17,3% e +1,9% rispetto al quarto trimestre del 2024 come quota mercato UE30.
Se ci focalizziamo sui singoli marchi, Maserati ha fatto registrare un -48% rispetto all’anno precedente, con appena 1.700 vetture vendute. Le difficoltà di Stellantis hanno ovviamente messo in agitazione anche il Governo italiano che non più di qualche settimana fa ha convocato in Parlamento John Elkann, maggiore azionista di Stellantis con la Exor.
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