Dietro le scelte decisive della dinastia torinese, il vero regista della famiglia Agnelli è oggi più evidente che mai. In un panorama di trasformazioni e sfide, l’uomo al comando è pronto a sorprendere ancora.
La storia della famiglia Agnelli si intreccia con quella del Paese, fatta di vittorie industriali e cambiamenti profondi. Gli Agnelli non sono soltanto i protagonisti del settore automobilistico, ma anche del Motorsport e del mondo calcistico italiano.
Nel tempo, il loro potere si è rafforzato, conquistando posizioni di rilievo anche nei momenti di crisi. Fiat ha dovuto affrontare sfide epocali: dalla fusione con PSA alla nascita di Stellantis, i marchi italiani hanno vissuto un periodo di transizione difficile, ma se i modelli storici come 500 e Panda continuano a essere amati, oggi il mercato spinge verso scelte green che potrebbero cambiare il volto stesso dell’automobile italiana.
John Elkann, il punto di riferimento della famiglia Agnelli
Oggi, a tirare i fili, è John Elkann. Erede diretto di Gianni Agnelli, Elkann interpreta con discrezione e determinazione il ruolo che la storia familiare gli ha assegnato. Nei suoi colloqui con i quotidiani italiani, Elkann ha ricordato i giorni d’oro del nonno e gli insegnamenti ricevuti: coraggio davanti alle difficoltà e sviluppo costante.

Parlando dei risultati raggiunti, ha voluto mettere in luce la trasformazione del gruppo. Se nel 2003 Fiat contava ricavi di 22 miliardi, soltanto nei primi nove mesi del 2022 il fatturato era balzato a 130 miliardi, frutto di una crescita che oggi vede la produzione di oltre 100 modelli per 14 marchi, con 280.000 persone coinvolte.
Elkann non si limita a guidare Fiat: sotto la sua leadership, Exor N.V. controlla investimenti in Ferrari, CNH Industrial, Iveco Group, Juventus, The Economist Group e Louboutin. E non è tutto. Dalla presidenza di Stellantis a Ferrari, fino a Giovanni Agnelli B.V. e GEDI Gruppo Editoriale, Elkann incarna la continuità e il cambiamento, pur con il peso di un’eredità complessa, segnata dalla storia personale della famiglia.
La figura di Elkann si distingue per una gestione fatta di pragmatismo e visione. Pur ricordando il passato, guarda avanti senza nostalgie, consapevole che oggi il gruppo deve affrontare evoluzioni tecnologiche e sociali, ma anche proteggere la sua identità. La dinastia piemontese resta forte anche nei momenti di crisi, e il comando è saldo nelle mani di un uomo che, senza clamore, cerca il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione. A casa Agnelli, oggi non ci sono dubbi: il vero regista è lui, pronto a guidare la famiglia anche nelle sfide di domani.