Attenzione al futuro perché può cambiare tutto e non passare all’elettrico potrebbe portare a una rivoluzione.
La situazione attuale legata alle auto elettriche è semplicemente fallimentare e disastrosa. Non sono bastate nemmeno le continue imposizioni sempre più rigide e severe dell’Unione Europea a fare in modo tale che le auto di questa tipologia potessero diventare gradite in larga scala a livello continentale.
Le proiezioni del Green Deal erano ben diverse rispetto a quelle che alla fine si sono effettivamente realizzate, con l’UE che sta valutando dei cambiamenti. L’intento deve essere quello di ridurre le emissioni di CO2, poco importa con che tipologia di mezzo, ma va benissimo farlo anche con sistemi innovativi come l’idrogeno o i biocarburanti.
C’è chi però pensa che l’Europa sia davvero disposta a tutto pur di fare in modo che i clienti virino verso queste auto, tanto è vero che c’è chi lancia anche una provocazione che fa sicuramente scalpore. Il protagonista è il Country Manager di Dataforce Italia, ovvero Salvatore Saladino, con l’accusa verso l’Unione Europea che è davvero un bell’attacco.
Accuse contro l’UE:” Il mercato deve restare imbavagliato”
Non ci sono dubbi sul fatto che l’Unione Europea stia vivendo il periodo peggiore della propria storia, con richiami alla guerra che non sono di certo consoni alla sua storia e tradizione, oltre al fatto che sarebbe semplicemente un suicidio di massa pensare che un ingresso in un conflitto bellico possa essere una soluzione. L’Unione Europea intanto continua a incentivare la produzione di auto elettriche con una serie di danni economici importanti nei confronti delle auto e Dataforce non ci sta più.

Saladino lancia dunque la provocazione, come si legge dalle pagine di motorisumotori.it, spiegando come la situazione sia insostenibile. Le accuse sono legate al fatto che le auto elettriche siano legate alla lobby ambientalista T&E – Transport & Environment, tanto da far sì che le tasse per le aziende siano superiori per le auto termiche che per quelle elettriche.
Secondo Saladino questa ulteriore tassa nei confronti delle termiche avviene perché non è ancora possibile introdurre nel cervello delle persone un chip che permetta di obbligare l’acquisto di auto elettriche. “Il mercato per la EU e per T&E deve restare imbavagliato, non ha diritto di parlare e deve fare ciò che è giuso, per il nostro bene. Voi ringraziate?”. Parole dure, ma che dimostrano come il settore dell’automotive sia davvero stanco delle continue limitazioni alle quali deve andare incontro.