Chiusura totale, il colosso delle auto non può nulla: migliaia di dipendenti a spasso

Sta per arrivare la triste notizia per il colosso delle auto che ora non può fare più nulla e i dipendenti saranno a spasso.

In questi anni siamo di fronte a una serie di cambiamenti che stanno mettendo in seria difficoltà anche dei marchi che erano considerati come degli intoccabili fino a pochi anni fa. La crisi sta colpendo ogni settore e lo si vede nel momento in cui si nota come le istituzioni stiano puntando sull’elettrico, quando questo sistema ancora non funziona.

Lo si vede con i risultati che stanno ottenendo i marchi del Gruppo Volkswagen, con la casa di Wolfsburg che al momento si trova in una situazione a dir poco tragica. Non va di certo meglio a Stellantis, con il Gruppo italo-francese che deve fare i conti anche con una serie di stop alla produzione che di certo non aiuta nella crescita.

A peggiorare la situazione ci pensa il fatto che anche dei grandi marchi Premium non riescano a dare vita a delle auto che possano essere considerate come appetibili dai clienti. Lo si vede con il caso di Audi, con il colosso tedesco che ora è costretto a dover chiudere i battenti, con un fabbrica che lascerà a casa migliaia di famiglie.

Chiude fabbrica di Bruxelles: Audi non può nulla

Alla fine non c’è stato davvero nulla da fare, con Audi che deve chiudere i battenti per quanto riguarda la sua sede di Bruxelles, con la notizia che è davvero molto dura da digerire. La casa tedesca infatti si ritrova in una situazione nella quale non può di certo continuare a produrre delle auto che non hanno il successo sperato come la Q8 e-tron e la Q8 e-tron Sportback.

Audi
Audi (Ansa – derapate.allaguida.it)

Entrambe sono delle vetture elettriche che si presentano anche con un costo di partenza che è decisamente molto sostenuto e dunque la loro produzione al giorno d’oggi non può davvero più continuare. In totale erano 3000 i dipendenti che lavoravano all’interno dell’azienda belga, con Audi che deve fare però i conti con i bilanci e con delle vendite che non ne vogliono davvero sapere di decollare.

Il problema di questa fabbrica però non è solo legato all’assemblaggio, ma anche per il fatto che si trova molto vicino al centro cittadino, il che rende complicato un possibile aggiornamento. Anche il passaggio dello stabilimento a NIO, opzione paventata in passato, è sfumata, e ora sarà difficile poter trovare una soluzione per il futuro.

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