Hamilton al centro dell’attenzione per un messaggio inatteso. La notizia relativa al pilota Mercedes fa subito discutere.
Da qualche stagione a questa parte Lewis Hamilton ha perso smalto. Lontano dal cannibale che è stato tra il 2014 e il 2021 (quando è stato beffato all’ultima gara da Verstappen), l’inglese, complice una Mercedes non più imbattibile come prima, è stato in grado in rare occasioni di calcare il gradino più alto del podio, nella fattispecie solo in Inghilterra e in Belgio quest’anno, eppure il suo nome continua essere discusso e al centro dell’attenzione.
Nei mesi scorsi, in particolare, ha fatto parlare di sé per il contratto biennale strappato a sorpresa alla Ferrari che, di fatto, ha sovvertito tutti i pronostici che lo avrebbero voluto prossimo al ritiro per dedicarsi ad una carriera nel mondo dello spettacolo con un ruolo da ambasciatore per la Casa di Stoccarda. Nelle ultime ore, invece, la sua voce si è fatta sentire nel paddock di Austin, in Texas, dove sta correndo la F1, con un messaggio che ha colpito tutti.
Anziché attaccare la concorrenza ha preso le sue difese. L’elemento di contestazione è il cosiddetto T-Tray della Red Bull, la porzione di fondo più vicina all’abitacolo che, la scuderia britannica sarebbe riuscita a sfruttare al meglio e al limiti della regolarità per l’effetto suolo. Ebbene, a differenza del resto dei colleghi, l’asso di Stevenage avrebbe non solo minimizzato la soluzione individuata nel garage rivale, ma altresì si sarebbe complimentato per l’ingegno.
Questo, in piena fedeltà al principio che nel Circus le prestazioni sono anche figlie della capacità degli ingegneri e dei progettisti di scovare zone grigie nel regolamento per avvantaggiarsi. “Il nostro sport si basa sull’innovazione, loro sono stati dei leader e hanno saputo innovare. Alla fine tutti i team cercano di aggirare la regole e trarne il massimo“, ha commentato il sette volte iridato a Sky Sport F1 UK.
Per il 39enne ciò che conta è saper evolvere e avere la meglio sui competitor. Nessun dito puntato, quindi, ma un plauso a chi è stato più bravo degli altri, anche se con un po’ di furbizia. “Chissà da quanto tempo stanno usando questo sistema e quanti campionati gli ha consentito di vincere. In ogni caso non credo che adesso che sono stati scoperti si fermeranno“, ha chiosato tra il rassegnato e sportivo, consapevole che vale sempre il detto fatta la legge, trovato l’inganno.
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