Il nuovo Codice della Strada ha portato con sé numerose modifiche ma su alcuni passaggi non ci sono ancora certezze: ecco cosa potrebbe cambiare.
Il Codice della Strada sta per entrare in vigore, seguendo quel ‘pugno duro’ di cui in più occasioni e riprese ha parlato proprio il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Il 14 dicembre la nuova messa a punto di questo regolamento entrerà ufficialmente in vigore ma occhio a cosa potrà cambiare su un punto nello specifico.
Il nuovo Codice avrà tolleranza zero sopratutto su alcuni punti: il guidatore sorpreso con lo smartphone, ad esempio, sarà severamente punito così come coloro che saranno trovati positivi ad alcol test o ai test anti-droga. Per quest’ultimo punto però è anche arrivata una deroga di cui tener conto.
Come si legge sui canali ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto sicurezza stradale, il prossimo 14 dicembre, Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha inviato una lettera ai ministri di Interno e Salute, Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano”.
Per un motivo ben specifico, ovvero con l’obiettivo di tutelare tutte quelle persone che persone sono: “in cura con sostanze psicotrope con protocolli terapeutici, sotto controllo medico (un esempio è la cannabis terapeutica)”. E proprio sulla cannabis terapeutica il Ministro Salvini ha chiesto una deroga.
Codice della Strada e cannabis ad uso terapeutico: Salvini apre ad una deroga necessaria, ecco cosa sta succedendo
Sono state confermate le misure più severe per chi viene trovato positivo a sostanze stupefacenti o alcol nel momento in cui è alla guida della vettura. Il reato ci sarà già nel momento in cui, dopo aver bevuto o dopo aver assunto sostanze, ci si mette alla guida anche senza mostrare necessariamente uno stato di alterazione psico-fisica. Le multe vanno da da 1.500 a 6.000 euro, si prevede l’arresto e lo stato di fermo dai 6 mesi fino a un anno, oltre alla sospensione della patente (che può essere anche revocata in alcuni casi). Diverso è però con l’uso per scopo terapeutico che dev’essere accertato ovviamente da un medico.
Dopo il confronto avuto con esperti del settore, Salvini ha deciso di convocare un tavolo per pensare e stabilire eventuali deroghe. O comunque per parlare di eventuali ipotesi di non sanzionabilità. Bisogna stabilire un parametro per far capire fino a che punto possa non venire meno l’idoneità alla guida.