Novità importanti in F1, con l’addio che è definitivo dalla prossima stagione.
Il Mondiale F1 entra nel suo ultimo terzo di stagione e la lotta tra Piastri e Norris deve entrare nel vivo. Per ora i due hanno semplicemente svolto il ruolo dei “bravi ragazzi” che stanno a sentire tutto ciò che arriva da “mamma McLaren”, ma ora dovrà esserci gara vera per la lotta al Mondiale.
L’australiano non è di certo quello prediletto in casa McLaren, checché ne dicano gli altri vertici a Woking, con le strategie che sono evidentemente in favore del britannico. Questo però non gli sta impedendo di trovarsi in vetta con 31 punti di vantaggio sul compagno di squadra, avendo così la certezza di uscire da Baku ancora come numero uno in F1.
Intanto però la Federazione deve pensare anche al prossimo anno, con il 2026 che sta già facendo molto discutere. Non è ancora chiara la direzione che si vuole intraprendere, con le nuove monoposto che fanno discutere, ma per prima cosa si deve cercare di stilare un calendario che possa essere quanto più logico e chiaro possibile, motivo per il quale è tempo di segnarsi anche le nuove Sprint Race.
Sprint Race rivoluzionate: ecco le 6 del 2026
Non è semplice capire il perché la Federazione decida di buttare dentro in modo abbastanza casuale delle Sprint Race, con i punti assegnati che sono davvero pochi, ma che possono stravolgere la classifica a fine anno. La Sprint Race inoltre è stata l’unica a regalare una gioia alla Ferrari in questa stagione, con Lewis Hamilton che ha conquistato il primo posto in Cina, con Shanghai che sarà confermata anche per il 2026.
Si passerà poi a Miami, altra tappa storica delle Sprint, per poi arrivare in Canada, dove invece è una novità in stagione. Silverstone tornerà ad accogliere una Sprint Race, dopo che nel 2021 era stato il circuito che aveva dato il via per la prima volta nella storia a questo tracciato.
Si concluderà l’anno con Zandvoort, anche in questo caso una novità rispetto a questo 2025, e si concluderà con la tappa di Singapore. Questa è sicuramente la scelta più singolare, dato che il tracciato asiatico non è di certo considerato come uno di quelli veloci dove poter sprigionare al massimo le potenzialità di una gara come la Sprint Race. Una prima volta assoluta dunque per ben tre circuiti, aspettando il passaggio a un format univoco tra Sprint e gara.
