Porsche sta attraversando un momento difficile: sono ore importanti per il futuro dell’azienda, ecco che cosa sta succedendo ai vertici del colosso tedesco.
Porsche non ha certo bisogno di presentazioni. Il colosso tedesco è una delle aziende più blasonate nel panorama motoristico internazionale, amatissima da collezionisti e appassionati di motori. I suoi modelli, eleganti e dalle prestazioni incredibili, sono un simbolo di eccellenza e affidabilità. Sono pochissimi i marchi che possono vantare lo stesso status dell’azienda di Stoccarda.
Se per quasi un secolo (la sua fondazione è datata 1931) Porsche è riuscita a rimanere ai vertici dell’automobilismo mondiale e ad eccellere in ogni ambito, è però anche grazie ad una grande lungimiranza, e a strategie che hanno sempre portato il marchio ad essere al passo con i tempi e all’avanguardia. Ecco perché quello che sta avvenenedo ai vertici dell’azienda tedesca è seguito con grande attenzione da appassionati e addetti ai lavori. Un ribaltone che pone dei punti interrogativi su quella che sarà la direzione futura del marchio.
Di recente, Porsche ha subito due grosse perdite dal punto di vista dell’organizzazione aziendale. Due dirigenti di grande spessore per l’azienda, il CFO Lutz Meschke e il responsabile vendite Detlev von Platen, che hanno avuto un peso specifico piuttosto importante nelle strategie intraprese nell’ultimo periodo, hanno infatti lasciato il loro incarico.
Il primo avrebbe lasciato, secondo quanto riportato dal portale hdmotori.it, per via delle tensioni con Oliver Blume, alla guida del gruppo Volkswagen (di cui Porsche fa parte) e amministratore delegato di Porsche, e con gli azionisti dell’azienda. Von Platen invece pagherebbe un periodo di calo delle vendite soprattutto in Cina. A questi addii, infatti, si aggiunge una fase di mercato non esaltante con il marchio, che paga oltre alle già citate difficoltà sul mercato cinese il complicato momento dell’automotive europeo e la critica situazione della Germania, e ha fatto registrare numeri in calo rispetto alle aspettative.
Dai vertici del gruppo non arrivano commenti sulla questione, certo è che si tratta di un ribaltone davvero importante per l’azienda, che mette un punto di domanda sulle strategie del marchio e mette in discussione quelle che saranno le mosse future. In attesa di capire la direzione in cui l’azienda intende andare, la vicenda è certamente seguita con grande interesse dai tanti appassionati Porsche, che resta uno dei marchi più amati in circolazione e un vero patrimonio per tutto l’automotive europeo.
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