Dacia, il Ceo annuncia l’addio: tremano gli amanti della low cost

Arriva un annuncio da parte del CEO di Dacia che fa tremare tutti gli amanti del marchio low cost: purtroppo c’è un addio che non farà piacere a molti automobilisti e potenziali clienti

Il mondo dell’elettrico si sta indirizzando sempre di più verso una riduzione dei prezzi di listino, cercando di venire incontro alle esigenze degli acquirenti. La Dacia ha da sempre rappresentato un punto di riferimento economico in Europa, senza bisogno di affidarsi alla variante cinese.

Quando si parla di Dacia si fa riferimento ad una serie di modelli che possono incontrare le esigenze di una fascia molto ampia del mercato. L’azienda di origine romena offre una discreta qualità a prezzi molto concorrenziali e per questo è stata presa in grande considerazione anche nel settore elettrico. Le ultime manovre in casa Dacia sono state espresse dal CEO Denis Le Vot, che nelle scorse ore è stato intervistato dai colleghi di Automotive News, dando uno spunto importante di riflessione.

Si parte da un grande appuntamento che arriverà nei prossimi giorni, con lo sbarco della Bigster nei concessionari. Poi si parla del piano strategico per attaccare la seconda metà del 2025, con una decisiva variazione prevista per l’autunno.

“Continuiamo a modernizzare ed elettrificare la nostra gamma”, ha specificato Le Vot, che poi aggiunge: “Nella seconda metà del 2025 presenteremo il nuovo piano strategico di gruppo che dirà di più su cosa faremo nei prossimi anni”. In relazione a questa strada da intraprendere, l’attesa più grande è legata alla nuova elettrica che dovrà prendere il posto della Spring.

Il CEO di Dacia annuncia l’addio alla produzione di modello famoso: si cambia denominazione

Nel 2026 Dacia varerà l’arrivo di una nuova green car, dopo la Spring e il nome potrebbe essere una grande sorpresa. Lo stesso CEO non ha escluso sorprese, con una variazione che potrebbe non essere solo nella denominazione.

Dacia modelli elettrici
Il CEO di Dacia annuncia l’addio alla produzione di modello famoso: si cambia denominazione (Derapate.allaguida – ANSA)

 

Parlando della Bigster, invece, Le Vot ha specificato: “E’ uno dei pochi modelli con una piattaforma che ha origine nel segmento B, il che ha un prezzo molto competitivo. È lungo 4,6 metri, ha molto spazio per le ginocchia e un bagagliaio da 600 litri. Abbiamo fatto attenzione a mettere tutto il necessario per il segmento C”. La Duster 2.0, invece, come l’ha ribattezzata lo stesso numero 1 del brand romeno, sta avendo dei numeri pazzeschi a livello di vendite in tutta Europa. La cosa più sorprendente, collegata ai costi contenuti, è la capacità di sviluppare nuove auto in tempi ristretti. 

Possiamo creare una vettura in 100 settimane, dal ‘congelamento del concept’ all’avvio della produzione“. Questo offre un punto di competitività difficile da eguagliare, anche dal modello cinese, specie ora con i dazi.

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