Dacia si prepara a sorprendere con una versione sportiva da 200 CV che pochi si aspettavano e che getterà il mercato nello scompiglio.
Dacia è il rassicurante capace solo di produrre auto di qualità europee a prezzo cinese? Tutto sbagliato, tutto da rifere perché oggi il marchio francorumeno decide di rimescolare le carte in tavola con un colpo davvero inatteso che lascerà non pochi concorrenti dall’immagine sportiva a grattarsi la testa preoccupati. Una Bigster da 200 CC, ve la sareste mai aspettata?
L’arrivo della Bigster già segna un passaggio importante per il marchio rumeno. Non si tratta solo di un nuovo SUV, è evidente qui la voglia di alzare l’asticella e di mostrare che Dacia ha nuove frecce al suo arco. Il listino parte da 24.800 euro, cifra che resta abbordabile rispetto ai concorrenti. La versione più accessoriata, la Hybrid 155, arriva a 29.300 euro.
Dacia Bigster, la svolta sportiva che non ti aspetti
Il prezzo della Bigster, già da solo, mette pressione anche ai marchi più noti. In più, la Bigster è una Dacia diversa: lunga 4,60 metri, la più grande mai uscita dagli stabilimenti romeni, un gioiello industriale tra i più avanzati in Europa. Il grande Suv è un passo avanti, anche nelle intenzioni.

Il nuovo SUV vuole conquistare chi, fino a ieri, guardava altrove e Denis Le Vot, il CEO, lo dice senza troppi giri di parole: la Bigster punta a chi non può più permettersi il marchio di lusso di un tempo e ora cerca qualcosa che sorprenda, anche a prezzo low cost.
In effetti, il CEO non sembra avere tutti i torti se il 70% dei clienti sceglie le versioni più ricche, lasciando le basi a pochi. In mezzo, quasi il vuoto; è un segnale che racconta come sia cambiato il pubblico Dacia: oggi chi entra in concessionaria vuole il massimo, non solo il minimo indispensabile.
Il confronto con la concorrenza viene naturale: una Volkswagen Tiguan, leggermente più corta, costa circa 10.000 euro in più a parità di dotazione. È una differenza che si sente anche se poi non è solo una questione di prezzo, ma di percezione. Il miracolo Dacia è che ha saputo costruire un’offerta che attira anche chi, fino a poco tempo fa, non avrebbe mai pensato di scegliere questo marchio.
Il futuro è ancora più interessante: Denis Le Vot lascia intendere che la Bigster potrebbe arrivare anche in versione da 200 CV. Il motore c’è già: il 1.2 Hybrid visto su Renault Austral ed Espace. Adattarlo alla Bigster non sarebbe un problema. Un salto di potenza che cambia la prospettiva.
Dacia non solo ha rotto il diaframma con il mercato premium, ora punta anche a chi cerca il brivido sportivo, ma sempre senza perdere di vista il rapporto qualità-prezzo.