Dai motori ai droni da guerra: il colosso rivoluziona il business

Il colosso è pronto a cambiare business: dai motori ai droni, è una vera rivoluzione. Ecco di che cosa si tratta. 

Viviamo un momento di grande tensione internazionale, il clima è di grande preoccupazione per la complicata situazione politica, allarmante soprattutto nel Medio Oriente e sul fronte ucraino. In conseguenza di questo, molti governi stanno tornando ad investire in modo importante sul fronte della difesa. Gli investimenti sulle nuove tecnologie militari e sulle ultime dotazioni che possano rivelarsi utili per la sicurezza nazionale sono aumentati molto negli ultimi mesi, soprattutto sul fronte europeo dopo l’avvento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti e il cambio di rotta americano sul conflitto in Ucraina.

Molte aziende, di conseguenza, stanno decidendo di concentrarsi su questo settore e mettere a disposizione le loro risorse, non soltanto nel vecchio continente. Anche la giapponese Kawasaki, nota per le sue potenti due ruote di grandissima qualità, ha deciso di puntare anche sul fronte della difesa.

Kawasaki, nuovi investimenti sui droni

La produzione di droni è in enorme sviluppo, e anche Kawasaki è pronta a dare il suo contributo su questo fronte. La casa giapponese mette a disposizione la sua grande maestria nella produzione di motori e la sua efficienza per la realizzazione di queste particolari dotazioni, che ovviamente hanno propulsori meno costosi e più semplici rispetto a quelle a cui la azienda giapponese ha abituato per le sue straordinarie due ruote.

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Kawasaki, nuovi investimenti sui droni (Kawasaki) – derapate.allaguida.it

L’origine, però, è la stessa: i motori Kawasaki hanno molto in comune a quelli delle Ninja, come si legge sul portale dueruote.it. Sono 4 cilindri in linea da 999 cc, ma esiste anche una versione 6 in linea. E’ già stata avviata la collaborazione con la startup francese VoltAero per la realizzazione di droni a doppio o singolo motore. L’obbiettivo è fargli raggiungere una velocità di 600 Km/h e farlo volare sino a 2.700 Km. Entro il 2030, Kawasaki vuole arrivare a produrre 5.000 motori destinati ai droni, rendendo questo settore a tutti gli effetti centrale per l’azienda.

Intanto, l’azienda continua a lavorare sullla tecnologia ad idrogeno, sia per quanto riguarda un eventuale utilizzo nell’ambito dei motori e delle moto, ma anche per possibili utilizzi anche negli altri ambiti. Kawasaki, insomma, punta ad allargare i propri investimenti e, come molte altre aziende, ha scelto il settore della difesa. Non resta che aspettare e vedere come si evolverà il progetto.

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