Le auto elettriche hanno bisogno di batterie di livello e gli USA hanno un grande piano per il futuro.
Si sta lavorando tantissimo negli ultimi anni per fare in modo tale che le auto elettriche possano diventare sempre più comuni in giro per il mondo. Non si tratta di certo di un qualcosa di facile, anche perché benzina e gasolio sono ormai parte integrante della società moderna e non sono semplici da sradicare.
Inoltre poi non ci si deve di certo dimenticare del fatto che le auto elettriche al giorno d’oggi non hanno di certo modo di tenere testa alle termiche. Troppa la differenza di prestazioni, il tutto inoltre con un prezzo che è anche più vantaggioso, dunque non deve di certo sorprendere se non siano stati rari i casi di fallimento.
Lo sa bene un colosso del mondo delle batterie per auto come la svedese Northvolt, con questa azienda che di recente ha dovuto fare i conti con una pesante situazione economica. Il fallimento è stata la logica conseguenza, ma per fortuna ora si sta per ridare vita a un progetto molto ambizioso grazie agli USA.
Northvolt riparte: l’azienda è acquistata dalla Lyten
Arrivano delle belle notizie per la Northvolt, perché proprio quando sembrava ormai chiaro come non ci fosse più nulla da fare per i futuro del colosso scandinavo, ecco che tutto è cambiato. La casa di batterie svedesi ha concluso l’operazione con la Lyten, realtà californiana di San José, che ha deciso di investire in modo deciso proprio sulla Northvolt.

L’acquisizione è sia per quanto riguarda gli stabilimenti svedesi che per quelli tedeschi, ma non ci si fermerà qui. L’intento è quello di mettere le mani anche sulle fabbriche che si trovano nel vicino Canada, in modo tale da poter completare nel migliore modo possibile un’operazione davvero molto interessante.
“Si tratta di un momento decisivo per Lyten. L’acquisizione di Northvolt apporta le strutture e il talento svedese necessari per accelerare di anni la missione dell’elettrico”. Queste sono le parole di Dan Cook, ovvero l’amministratore delegato di Lyten, con questi che dunque ha messo in chiaro come vi siano grandi piani per il futuro. La situazione ora sarà da riassestare, considerando infatti come nella fabbrica svedese ci siano stati licenziamenti per ben 1600 persone e sembra che ci sia la possibilità che queste siano riassunte, ma per ora è ancora tutto da definire.