Dopo quella degli ADAS e delle automobili elettriche, arriva una nuova imposizione per le auto che circolano nei paesi dell’Unione Europea: scopriamo di cosa si tratta per non farci trovare impreparati.
Fare parte di un enorme entità territoriale come l’Unione Europea che raccoglie nella propria sfera di influenza ben 27 nazioni con 24 lingue diverse parlate non è semplice; ogni paese vorrebbe decidere in modo autonomo su determinati temi ma se non ci fossero delle normative che arrivano dall’alto almeno per i temi più critici, non avrebbe senso restare uniti come sono tali paesi, incluso il nostro tra l’altro.
Anche riguardo la mobilità, l’Unione Europea ha dovuto prendere delle decisioni severe negli ultimi anni, scelte che potrebbero risultare impopolari ma che dovranno portare ad un cambiamento importante nelle abitudini degli automobilisti di tutti gli stati membri. Il più famigerato è l’addio ai motori termici entro il 2035 ma ultimamente abbiamo anche avuto a che fare con l’obbligo di montare gli ADAS o sistemi di sicurezza elettronici su tutte le nuove auto.
Non è finita qui perché molto presto, i costruttori di automobili dovranno garantire anche una nuova misura di sicurezza a bordo di tutte le vetture prodotte e vendute sul territorio europeo che mira a ridurre il rischio di incidenti stradali. Alcune vetture moderne come le elettriche lo montano già per migliorare l’autonomia ma presto, non sarà più una scelta del costruttore.
Noto come limitatore di velocità per usare un termine terra terra o Intelligent Speed Assistance se vogliamo usare un linguaggio tecnico, il nuovo sistema da montare sulle auto vendute in Europa in accordo con il Regolamento UE 2019/2144 verrà impiegato per ridurre il rischio di incidenti ad alta velocità sulle strade di tutto il vecchio continente.
Di cosa si tratta nel concreto? Questo dispositivo avverte con avvisi sonori e visivi il guidatore quando sta superando un dato limite di velocità, facendolo rallentare: da notare che comunque, il conducente ha l’ultima parola e può aggirare il sistema continuando ad accelerare anche se, teoricamente parlando, potrebbe farlo solo per ragioni valide, ad esempio portare a termine un sorpasso quando si trova già nell’altra corsia.
A dirla tutta, molte automobili elettriche hanno già una velocità massima limitata elettronicamente per evitare che la batteria possa esaurirsi troppo rapidamente, vista l’autonomia che non supera quasi mai i 300-400 chilometri con una carica. Attenzione però perché quest’obbligo non penalizzerà soltanto i costruttori: a partire dal 7 luglio chi si troverà a bordo di un’auto immatricolata dopo questa data senza limitatore rischierà una multa tra i 967 ed i 3.867 euro per mancata adesione alle norme UE.
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