Salvini si scaglia contro la nuova legge: farà di tutto per abolirla, gli automobilisti sperano. Ecco che cosa sta succedendo.
Che il governo italiano si sia spesso schierato contro normative eccessivamente rigide sul fronte delle emissioni non è certo una novità. Sin dal suo insediamento, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni si è sempre mostrato piuttosto titubante e ha spesso espresso parere contrario di fronte alla volontà dell’Unione Europea di fermare la produzione di auto a diesel e benzina entro il 2035 e alle normative progressivamente più rigide sul fronte delle emissioni.
Il timore manifestato dal governo è che politiche green molto rigide possano trasformarsi in un autogol e possano finire con il danneggiare le aziende e l’industria dei motori, anche per via di una domanda dell’elettrico che fatica a decollare come ci si aspettava. Questa posizione è stata ribadita anche, per molti versi, con l’ultima normativa italiana contro cui il governo. e in partocolare il minostro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, si è schierato contro.
Blocco Euro 5, Salvini contro la misura: pronto ad intervenire
Anche in Italia sono ormai vigenti nelle grandi città norme che prevedono limiti alla circolazione per veicoli particolarmente datati e ritenuti inquinanti per l’ambiente. La morsa è destinata a stringersi sempre di più, con sempre più veicoli coivolti nelle nuove regole, al fine di sostituire il vecchio parco auto italiano sostituendolo con veicoli più moderni e sostenibili e di tenere sotto controllo la qualità dell’aria.

Dal prossimo Ottobre, anche le auto diesel con omologazione Euro 5 dovrebbero rientrare tra quelle che devono sottostare alle restrizioni, almeno per quanto riguarda le regioni del Bacino Padano. L’entrata in vigore di questo nuovo limite però sta scatenando non poche polemiche, coinvolgerà infatti moltissime automobili con diversi disagi per i cittadini.
Anche il ministro Salvini si è schierato contro questi nuovi divieti. Il leader della Lega ha detto di essere pronto a fare di tutto per evitare che la norma entri in vigore, e di essere fiducioso di riuscire a fermare tutto. L’obbiettivo è intanto rimandare il discorso al 2026, e la Lega ha già presentato un emendamento al decreto infrastrutture per potere fermare la normative che, a detta del vicepremier, avrebbe solo l’effetto di danneggiare gli automobilisti italiani.
Non resta che aspettare e vedere quale sarà l’esito della questione, certamente il discorso sulle emissioni e sulla gestione della transizione elettrica continuerà a far discutere ancora a lungo.