Continuano le sofferenze per gli automobilisti italiani, in particolare per coloro che vantano una vettura alimentata a gasolio.
L’inizio del 2025 ha portato notizie davvero negative per gli automobilisti e autotrasportatori italiani. Infatti, in queste prime settimane del nuovo anno, si sono segnalati una serie di aumenti e di oscillazioni sul prezzo dei carburanti. Ovviamente il tutto incide sulle tasche di chi guida un’autovettura, tanto che fare il pieno sta tornando ad essere un lusso per pochi.
Tra le motivazioni di questo aumento incontrollato spiccano le quotazioni dei prodotti raffinati, vistosamente aumentate poiché influenzate dalle speculazioni legate alle prospettive dei mercati energetici. Per non parlare ai costi sulla miscelazione degli idrocarburi, che sta mettendo in difficoltà le raffinerie stesse.
Non bastasse tutto ciò, il Governo italiano sta prendendo seriamente in considerazione di dare un’ulteriore mazzata agli automobilisti. L’idea è quella di aumentare le accise anche sul diesel, carburante fossile che fino a qualche settimana fa restava sotto una soglia preoccupante. Oggi invece si sta valutando n allineamento delle accise di gasolio e benzina per trovare la copertura finanziaria adeguata per poter rinnovare il contratto nazionale del trasporto pubblico locale.
Accise sul diesel in aumento, anche l’Unione Europea è d’accordo
L’aumento di tali accise è cosa praticamente fatta, visto che anche la Commissione Finanze del Senato della Repubblica ha dato il via libera. L’incremento sarà tra 1 e 2 centesimi, mentre si abbasseranno quelle della benzina nella stessa portata. Anche la Camera dei Deputati è pronta a confermare tale scelta.
Gli italiani, in particolare chi guida vetture a gasolio, sono spalle al muro. Anche perché la stessa Unione Europea spinge per far eliminare ai vari stati membri tutti i sussidi sugli elementi dannosi per l’ambiente, tra cui anche l’eliminazione dei vantaggi fiscali sul diesel.
Ma cosa cambierà a breve per gli automobilisti? Il tutto si dovrebbe tradurre in una riduzione dell’agevolazione di 11 centesimi sul gasolio. Il senatore Antonio Salvatore Trevisi del Movimento 5 Stelle ha spiegato le conseguenze così: “L’allineamento delle accise è giustificato, chi meno inquina meno paga. Chi gira con un’auto alimentata a benzina risparmierà circa 30 euro l’anno, mentre chi ha una vettura diesel avrà un aumento in egual misura”.
Situazione delicata, seppur con una propria logica, che fa sempre parte del grande caos legato alla transizione ecologica. Un passo in avanti verso i veicoli a motore ecosostenibile che però in Italia ancora fatica ad ingranare. Dopo questa disposizione del Senato cambieranno le cose?