La circolazione subirà diversi disagi nei prossimi giorni. Lo snodo centrale è stato parzialmente chiuso, automobilisti avvisati.
Non è mai semplice riuscire a gestire la circolazione stradale e a rendere indolori per gli automobilisti eventuali modifiche per cause di forza maggiore, soprattutto se, come in questo caso, non si tratta di un incrocio in città ma bensì di uno degli snodi più importanti per il nostro paese, che ogni giorno raccoglie moltissimi visitatori non soltanto dall’Italia ma da tutta Europa. Traffico e ingorghi sono certamente da tenere in considerazione in queste circostanze, e possono crare diversi rallentamenti a chi si trova a percorrere quel tratto.
A volte, però, come detto, limitare la circolazione e modificare la mobilità nel tratto in via temporanea è indispensabile per permettere a chi di dovere di effettuare la manutenzione della strada e tutti i controlli del caso, indispensabili per far si che tutto si mantenga in buono stato e funzioni regolarmente e garantire così la percorrenza del tratto in totale sicurezza e senza brutte sorprese. Oppure addirittura di creare sbocchi e infrastrutture ancora più moderni e funzionali rispetto a quelli disponibili in questo momento. Questa volta, gli automobilisti dovranno pazientare davvero molto prima che la normale viabilità venga ristabilita, ma per un buon motivo.
Ponte Lueg, dal 1 Gennaio cambia tutto
Dal 1 Gennaio è cambiato il senso di marcia sul ponte Lueg, snodo autostradale imprescindibile per l’Austria, a pochi chilometri dal confine dell’Italia al passo del Brennero. La carreggiata è stata infatti ridotta, e i mezzi potranno passare solo su una corsia per senso di marcia. Sono infatti iniziati i lavori per rifare il ponte, che non può più reggere in sicurezza l’urto dei tanti mezzi di trasporto che viaggiavano sul tratto.
La notizia non è stata troppo apprezzata soprattutto dagli autotrasportatori, per cui il ponte Lueg assume un ruolo centrale. I mezzi italiani passano da questo tratto per raggiungere la Germania, uno dei mercati fondamentali. Ritardi e rallentamenti sulla tratta rappresentano dunque un grosso problema dal punto di vista commerciale. Per 170 giorni all’anno la corsia, come riportato dal Il Post, dovrebbe comunque tornare momentaneamente doppia.
I lavori dureranno sino al 2030, ancora dunque diversi anni, che saranno necessari a ricostruire una nuova struttura accanto a quella già presente e a rifare il ponte. Sino ad allora, gli automobilisti si troveranno di fronte ad una limitazione della circolazione.