Non è di certo un periodo facile per gli italiani, con i cittadini che saranno ancora una volta costretti a dover pagare.
Da un po’ di anni a questa parte siamo di fronte a una situazione davvero molto complessa a livello italiano. Le spese si sono fatte sempre più elevate e non sembra esserci un piano forte e chiaro per poter migliorare una situazione che si sta facendo via va davvero drastica e complessa.
Le spese sono dietro l’angolo e la questione legata all’inflazione ha messo spalle al muro moltissime aziende. Anche i cittadini privati si trovano costretti a dover fare i conti con delle spese in continua evoluzione e il vero problema è che i sevizi offerti sono scadenti e di bassa qualità.
Lo si vede già con il discorso legato al manto stradale nel Belpaese, con le buche che sono parte integrante ormai di troppe città. Sono necessari grosse e tempestive migliorie, con lo Stato che ha il dovere di sostenere i Comuni per il sostentamento di questa spesa, ma ora ci si trova di fronte all’ennesima beffa che avviene in silenzio e sotto traccia, il che non fa altro che generare ancora più malumore tra i cittadini.
Disastro per i Bilanci: 10,7 miliardi in meno ai Comuni
Le strade non sembrano essere una priorità di questo Governo visto che, dopo aver continuato a tagliare su Sanità e Istruzione, ora è tempo di farlo anche sulle strade. I dati che riporta ANCE, ovvero Associazione Nazionale Costruttori Edili, evidenzia come ci sarà un ammanco di 10,7 miliardi di Euro da qui fino al 2036.

Questi soldi non potranno dunque essere utilizzati per il miglioramento delle strade, portando così alla manutenzione delle reti provinciali e non solo. I tagli derivano dal due interventi normativi che sono avvenuti all’interno della Legge di Bilancio e del Decreto Milleproroghe, con il ridimensionamento di ben quattordici programmi di spesa.
Una mazzata che dunque porterà a conseguenze chiare. I Comuni avranno sempre meno risorse per poter sistemare le strade e dunque o le lasceranno a loro stesse e dovranno sensibilmente aumentare il numero di multe. Alla fine non ci sono dubbi sul fatto che chi andrà a rimetterci saranno i cittadini. Un buco di 10,7 miliardi in 11 anni è davvero una proiezione catastrofica, con la speranza che qualcosa possa cambiare nel breve periodo, ma di sensazioni positive ce ne sono poche.