Che disastro per il colosso italiano dei motori. L’ufficialità è veramente impietosa, cosa succederà ora? Arriva la notizia che sconvolge i piani del mercato: ecco tutto svelato, ci sono i primi dettagli
Bruttissime notizie per il colosso italiano dei motori, il disastro che si è registrato nel corso del 2024 porta subito alla luce una ufficialità impietosa. È quanto ha colpito il gruppo Stellantis, che nell’ultimo anno ha chiuso malissimo i propri conti per auto vendute e costi produttivi. Il tonfo è stato da record e ha colpito tutti i marchi di produzione italiana, che ora sono in pesante difficoltà.
Stavolta è il caso di Maserati, che già nel dodicesimo mese del 2024 ha dovuto mandare in bianco commesse e fornitori per una sovrapproduzione ormai incontrollata. Le auto del Tridente non vendono più come prima e di pari passo anche la realizzazione alle catene di montaggio ha dovuto giocoforza adeguarsi. Il calo netto della produzione di Maserati porta con sé contorni impietosi per dati e numeri.
Basti pensare che non si producevano così poche auto in Italia dal 1956 e che il marchio di Modena è quello tra tutti apparso maggiormente in difficoltò. Nello stabilimento casalingo, Maserati produce soltanto la supercar MC20: solo 260 esemplari hanno visto la luce nel corso di tutto il 2024, per una media infima di scarse 22 auto al mese.
Maserati, numeri in calo totale: l’ufficialità è impietosa
I primi dati ufficiali rivelano un crollo totale del marchio col tridente. Rispetto al 2023, Maserati ha prodotto il -79,1%: un trend che supera vette da record, se si tiene conto dei numeri produttivi nel corso degli anni addietro, a partire dal 2017.
I sindacati iniziano ad agitarsi, sull’onda lunga delle contestazioni già registrate nel corso del 2024. Uliano, a capo del sindacato FIM-CISL, si è detto molto preoccupato circa la situazione che sta avvolgendo il futuro dello stabilimento Maserati di Modena. Nonostante le rassicurazioni di Stellantis, continua a mancare un vero e proprio piano industriale, lasciando in bilico il futuro di oltre 840 dipendenti.
Una situazione divenuta insopportabile, che tiene sotto scacco una delle eccellenze italiane nel mondo dell’Automotive. Uno scenario che il leader di Azione, Carlo Calenda, aveva preconizzato nel suo scontro televisivo su La7 con Giuseppe Manca, responsabile HR di Stellantis. Non solo Maserati non ha tenuto fede alle aspettative produttive del gigante italo-francese, ma ora rischia un vero e proprio harakiri industriale. I fari dell’opinione pubblica e dei sindacati restano puntati.