Dopo Mercedes tocca a un altro gigante dei motori: in tantissimi perderanno il lavoro, procedure avviate

Il mercato delle auto di lusso vive tempi difficili. Mercedes è in grande difficoltà ma oggi un altro competitor annuncia tagli pesantissimi.

Una transizione elettrica difficilissima, che il mercato ha premiato poco è alla radice delle grandi difficoltà di un marchio storico come Mercedes, che recentemente ha annunciato chiusure di stabilimenti che costeranno molto cari a tantissimi lavoratori e alle loro famiglie.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. In questo caso una Sparta di tradizione inglesissima, il marchio legato alle avventure di James Bond, più che un brand una vera leggenda su quattro ruote. Sì, sono tempi duri anche per Aston Martin. La casa inglese ha annunciato il taglio di 170 dipendenti mentre cerca di uscire da una crisi profonda.

Un piano per tornare a vincere

Aston Martin ha deciso di ridurre del 5% la sua forza lavoro. Una mossa decisamente drastica, ma inevitabile dopo aver chiuso il 2024 con una perdita di 289,1 milioni di sterline. I conti non tornano da tempo e la dirigenza ha dovuto prendere decisioni difficili.

Il nuovo amministratore delegato Adrian Hallmark guida questa operazione di risanamento. Arrivato da Bentley con la fama di risanatore, ora ha davanti la sfida più difficile della sua carriera: riportare in attivo un marchio storico che sembra aver perso la strada.

L’obiettivo è  una vera sfida: risparmiare 25 milioni di sterline all’anno. I 170 dipendenti che perderanno il lavoro sono solo l’inizio di un piano più ampio. La casa britannica deve rivedere tutto: strategie, modelli e costi.

Dal 2020 Aston Martin è nelle mani del miliardario Lawrence Stroll. Un uomo che ha salvato l’azienda quando sembrava destinata al fallimento. Ha avuto coraggio, ha investito, ha portato il marchio anche in Formula 1. Nonostante questo, i risultati tardano ad arrivare.

La conseguenza è stata un crollo delle azioni in Borsa. Gli aumenti di capitale non hanno risolto i problemi. I ritardi nello sviluppo di nuovi modelli hanno peggiorato la situazione. Di male in peggio: due profit warning hanno fatto scappare molti investitori.

Hallmark è stato scelto proprio per la sua esperienza di durissimo risanatore. In Bentley ha fatto miracoli, trasformando un’azienda in perdita in un gioiello redditizio, che produce utili come non faceva da tempo. Stroll spera possa ripetere l’impresa anche con Aston Martin.

I tagli al personale sono dolorosi ma sono diventati purtroppo necessari. L’azienda ha deciso si diventare più snella, più efficiente, eliminare sprechi, concentrarsi su ciò che sa fare meglio: auto sportive di lusso che emozionano. E che rendono.

La sfida ha due facce apparentemente in contraddizione: da un lato occorre risparmiare, dall’altro bisogna investire. L’elettrificazione avanza e anche Aston Martin deve adeguarsi, con nuove iniezioni di denaro per le nuove tecnologie e le nuove competenze.  Ce la farà Aston Martin a tagliare di nuovo da vincitrice la linea del traguardo? La risposta, come sempre, la darà il mercato.

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