Il Vaticano è pronto a seguire le direttive lasciate da Papa Francesco, il Pontefice ha espresso chiare richieste su uno dei simboli del suo pontificato.
La scomparsa di Papa Francesco ha profondamente toccato tutto il mondo. Il Pontefice è stata una guida in un momento di forte tensione per il mondo, dilaniato da conflitti e divisioni. Il Papa ha dedicato sino all’ultimo tutti i suoi sforzi per chiedere la pace invitando i potenti della terra a cessare il fuoco. Un appello, ovviamente, particolarmente rivolto alle spinose situazioni in Ucraina e a Gaza, delle quali Papa Francesco si è interessato negli ultimi anni.
Tra i tanti retroscena emersi nelle ultime ore che hanno ricordato e celebrato l’operato di Papa Francesco nel corso degli anni, è emersa da più fronti la grande vicinanza del Papa alla popolazione di Gaza e i contatti continui che il Pontefice aveva con il parroco e i membri del clero della zona nel tentativo di alleviare le sofferenze della popolazione e di aiutare in ogni modo possibile in questa situazione a dir poco drammatica. Non sorprende, dunque, l’espressa richiesta di Papa Francesco che riguarda uno dei simboli più celebri del suo pontificato.
La Papamobile ha accompagnato Papa Francesco durante tutto il suo pontificato, ma adesso, su richiesta e direttiva del Pontefice, verrà riadattato ad un utilizzo completamente diverso. Il veicolo verrà infatti trasformato in una clinica medica mobile che verrà portata a Gaza e avrà il compito di soccorrere e aiutare tutti i bambini della zona che hanno bisogno di cure. Il sistema sanitario è completamente distrutto, e sono moltissimi coloro che attualmente non hanno accesso alle cure.
Il veicolo avrà a bordo un autista e dei medici, oltre a tutte le attrezzature mediche per poter provvedere alle cure, dai kit di sutura all’ossigeno, siringhe, aghi e a tutte le strumentazioni per effettuare tutte le diagnosi necessarie. La Caritas, su richiesta del Papa, sta già allestendo il mezzo che diventerà presto operativo.
Papa Francesco durante tutto il suo Pontificato è stato spesso definito “il Papa degli ultimi” proprio per la cura e la vicinanza riposta verso le minoranze e le persone più fragili della popolazione. Non sorprende dunque questo pensiero del Pontefice nei confronti della popolazione di Gaza, dilaniata dal conflitto per il quale ha più volte richiesto preghiere e pace nel corso del tempo.
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