Doveva essere la nuova Stellantis, invece ha fallito: cosa è successo

La nascita di Stellantis ha dato il via a una rivoluzione nel mondo dei motori, ma altri colossi che volevano riprovare lo stesso progetto sono rimasti delusi.

Non è stato per niente facile dare vita al progetto del Gruppo Stellantis, con questo colosso che ancora oggi sta provando ad affinarsi sempre di più. Unire sotto un unico logo una serie di aziende che fino a pochi anni fa erano rivali nel mercato non era per nulla facile, con il colosso italo francese che ora sta cambiando strada.

Dopo i primi anni con il portoghese Carlos Tavares nel ruolo di CEO, ora è tempo di dare il via a una nuova epoca che vede Antonio Filosa come numero uno del colosso. Stellantis sta dando vita a una serie di cambiamenti rispetto al passato, con l’elettrico che ha sempre un ruolo importante e centrale, ma non totalizzante come stava accadendo con il lusitano.

Unire così tanti marchi, siamo a quindici al momento, non è stato di certo facile. Lo si vede anche nel momento in cui provano a legarsi un numero ben minore di aziende, con il progetto unitario in Giappone che non è di certo andato come molti si sarebbero aspettati.

Honda, Mitsubishi e Nissan: non ci sarà la fusione

Tutto sembrava ormai apparecchiato e pronto per la nascita di un maxi colosso giapponese, con l’unione di intenti tra Honda, Mitsubishi e Nissan che avrebbe potuto stravolgere il settore. Si sarebbe trattato di un colosso straordinario capace di dare vita a uno dei Gruppi più potenti al mondo, ma non ci sono state le condizioni per portare a termine la pratica.

Auto Nissan Mitsubishi Honda fallimento
Honda, Mitsubishi e Nissan: non ci sarà la fusione (Ansa – derapate.allaguida.it)

Il ruolo di Honda infatti sembrava essere troppo centralizzante e questo non è andato a genio a Nissan e Mitsubishi. Inoltre vi era anche il problema di Renault, con il colosso francese che ha delle quote delle due aziende nipponiche, ma per Honda non c’erano troppi margini per accettare un suo ingresso nel gruppo.

Dopo l’annuncio dell’accordo, poi la ritrattazione, si era parlato anche di un possibile ritorno di fiamma tra le parti. Alla fine però ormai è ufficiale come non ci siano più le condizioni per poter far sì che il progetto di unità di intenti giapponesi possa andare avanti e dunque, quello che doveva essere la risposta asiatica a Stellantis, finisce in un nulla di fatto.

Gestione cookie