Il nuovo bonus benzina è garantito a questa categoria di lavoratori: non bisogna presentare la domanda, come viene erogato.
Negli ultimi anni abbiamo visto come il costo del carburante sia stato caratterizzato da frequenti oscillazioni. In alcuni periodi il prezzo è salito talmente tanto da mettere davvero in ginocchio gli automobilisti. L’auspicio è sempre quello di evitare rialzi vertiginosi ma ormai i consumatori hanno imparato bene che il pericolo è sempre dietro l’angolo.
Per cercare di venire incontro a chi fa più fatica dal punto di vista economico è stato promosso il Bonus carburante 2024, anche se questa misura di sostegno non è fissa: la sua scadenza è infatti prevista per il 31 dicembre di quest’anno. Ma di cosa si tratta esattamente? Il Bonus carburante è un contributo di 200 euro destinato però solo ai lavoratori dipendenti del settore privato: i dipendenti pubblici non possono quindi godere di questa agevolazione.
Come avviene l’erogazione di questo bonus? Non direttamente dal governo ai cittadini, bensì dal datore di lavoro ai dipendenti sotto forma di ‘fringe benefit’. Per farla breve, il datore di lavoro – che può essere un’azienda privata, uno studio professionale e via dicendo – usufruisce di uno sgravio fiscale che consente di erogare il contributo sotto forma di tassazione agevolata.
I dipendenti godranno quindi di questa misura di sostegno tramite buoni benzina – o incentivi simili – e benefit aziendali disponibili. Nel caso in cui si opti per questa seconda modalità non ci saranno problemi con il limite di non imponibilità dei benefit, fissato a 258,23 euro, dato che il beneficio non sarà sommato (ma solo se incluso nei piani sindacali).
Ma cosa serve per avere accesso a questo bonus benzina? Come accennato la misura di sostegno è riservata ai dipendenti del settore privato. Ma non è questo l’unico requisito: i beneficiari, infatti, devono dimostrare di avere un reddito annuo lordo inferiore alla soglia di 35.000 euro.
Per ottenerlo non serve presentare alcuna domanda: come detto, infatti, saranno i datori di lavoro a erogarlo direttamente ai propri dipendenti sotto forma di buoni benzina o benefit aziendali. E’ inoltre importante sottolineare che l’ottenimento del Bonus carburante non incide sul reddito: nonostante sia detassato è comunque soggetto agli oneri contributivi per l’anno in corso.
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