Misure stringenti per il diesel: ecco in quali zone scatterà per prima il provvedimento. Con il 2025 la fine di questa motorizzazione si avvicina ancora di più.
Per lungo tempo l’industria dei motori ha avuto un peso piuttosto importante sui livelli di inquinamento dell’aria. Questo, però, è fortunatamente destinato a cambiare: oggi la sostenibilità ambientale è un tema centrale per aziende ed istituzioni, che spingono verso un’industria a zero emissioni e veicoli sempre più “green”.
Per raggiungere la tanto desiderata neutralità carbonica, le istituzioni hanno predisposto normative sempre più stringenti per quello che riguarda le emissioni. L’Unione Europea, come noto, punta a fermare la produzione di auto a diesel e benzina, ritenuti carburanti inquinanti, entro il 2035. Da tempo questa nuova linea di poltiica internazionale si riflette anche nelle decisioni prese localmente.
Nel nostro paese ormai da tempo tutte le grandi città monitorano costantemente la qualità dell’aria correndo subito ai ripari qualora risultasse un livello di emissioni superiore a quello predisposto dalla normativa. La tendenza verso una mobilità sempre più sostenibile e misure sempre più stringenti per le vetture a motore tradizionale, soprattutto quelle più datate, ovviamente proseguirà anche con il nuovo anno.
Stop diesel, blocco per gli automobilisti
In molte regioni è già in vigore il Piano per la qualità dell’aria, che potrebbe farsi ancora più strungente. Dal prossimo anno infatti in Piemonte, dal 1 Ottobre 2025, chi ha auto diesel Euro 5 e vive in un comune di più di 30.000 abitanti (come per esempio Torino o Alessandria) dovrà far fronte ad un divieto di circolazione predisposto per i giorni ferliali, dalle 8.30 alle 18.30, durante i mesi autunnali e invernali. Chi ha dunque queste auto non potrà utilizzarle in questa fascia oraria e dovrà trovare soluzioni alternative per spostarsi.
Anche altre regioni che hanno già predisposto misure a tutela dell’ambiente, come per esempio Emilia Romagna o Lombardia, potrebbero presto decidere di seguire la scia del Piemonte e fermare anche le auto Euro 5 per raggiungere gli standard di qualità dell’aria e di abbassamento dei livelli di inquinamento previsti dal Piano concordato.
Insomma, per chi utilizza la motorizzazione diesel si preannunciano tempi duri. Le istituzioni internazionali, così come quelle nazionali e locali, puntano nella stessa direzione: incentivare l’acquisto di automobili elettriche o comunque sostenibili e disincentivare l’utilizzo di quelle a diesel, che di questo passo potrebbero venire abbandonate da sempre più persone ben prima del 2035.