Le batterie a litio sono arrivare al capolinea, le nuove costano meno e sono più affidabili. Hanno già iniziato a produrle, ecco di cosa si tratta.
Le auto elettriche, nonostante la loro crescente diffusione e la spinta di aziende e istituzioni che stanno investendo sempre di più su questo fronte e incentivando all’acquisto di questi modelli per raggiungere finalmente la sostenibilità, continuano a non convincere a pieno gli automobilisti. Gli alti costi di produzione rispetto alle automobili tradizionali sono sicuramente un motivo fondamentale, insieme alla durata limitata della batteria e alle lunghe tempistiche di ricarica che insieme all’assenza in alcune zone di colonnine rendono il rifornimento meno pratico e aumentano nel potenziale cliente la paura di restare a piedi. Senza considerare i dubbi relativi anche all’effettiva sosteibilità di questi modelli, ritenuti seppur in modo diversi altrettanto inquinanti.
Molti di questi problemi sono da ricondurre alle batterie attualmente utilizzate per queste auto, che hanno autonomia limitata a lunghe ricariche, che possono essere particolarmente inquinanti, e che, per finire, rappresentano una parte consistente del costo dell’automobile elettrica. Questi alimentatori, insomma, rappresentano al momento i principali limiti dell’elettrico, ecco perché le aziende stanno facendo il possibile per crearne di sempre più performanti ed efficienti.
Flint, arriva la batteria di carta
Al momento le batterie più utilizzate sono quelle a litio, un materiale difficile da trovare ed estrarre, e che richiede processi particolarmente inquinanti, oltre che essere pericoloso e ad alto rischio ad incendio. Ecco perché, come detto, si sta lavorando a batterie alternative, una delle quali ha già catturato l’attenzione degli appassionati.

Flint, una startup di Singapore, ha creato una batteria a base di cellulosa vegetale, dunque supersostenibile e derivata dal legno e dalla carta. La produzione di questo modello dovrebbe iniziare verso le fine dell’anno, e punta a sostituire le classiche batterie a litio con questi nuovi alimentatori green, più sicuri ed efficienti.
Le prestazioni sono infatti migliori delle batterie a litio, con una densità energetica di 226 Wh/kg. Anche dal punto di vista dei costi è una soluzione particolarmente vantaggiosa, con un costo di 50 dollari per kWh, un bel risparmio considerando che quelle a litio costano più del doppio. Sono poi molto più sicure e non a rischio incendio. Insomma, se si riuscisse ad avviare una produzione di massa di queste batterie sarebbe certamente un importante aiuto per la diffusione dei veicoli elettrici.