Ecco il SUV definito targato Alfa Romeo. Assomiglia ad una Jeep, ma è più veloce. Il marchio italiano ci ha preso gusto.
Qualche mese fa era scoppiato il caso del nome, il famoso SUV Alfa Romeo Milano prodotto all’estero che aveva dato fastidio al Governo di Giorgia Meloni, tanto da esercitare pressioni perché venisse chiamato diversamente. Il nocciolo della questione era che un veicolo realizzato interamente fuori dai nostri confini non potesse avere una denominazione italiana e alla fine il Biscione ha dovuto cedere ribattezzandolo Junior.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e il produttore di Arese sembra aver preso gusto per quanto riguarda la realizzazione di Sport Utility Vehicle prima considerati come un sacrilegio vista la sua votazione ai modelli eleganti ma dal gusto sportivo per quanto concerne la guida. Dunque, dopo la versione elettrica e quella ibrida leggera ne è arrivata una terza.
Come abbiamo anticipato l’Alfa Romeo Junior si arricchisce di un nuovo fratello. Per la verità non si tratta di una sorpresa assoluta in quanto era già stato annunciato ad aprile durante una presentazione internazionale, ma adesso dalle parole si è passati ai fatti e al Salone di Bruxelles del prossimo gennaio si mostrerà in tutta la sua bellezza. Il nuovo arrivato si chiama Junior Q4 e per il gran piacere di chi ama spostarsi su ogni tipo di fondo, si tratta di un modello a trazione integrale.
A spingerlo è un propulsore ibrido in grado di scaricare sull’asfalto fino a 136 cv. Confermato dunque il turbo benzina 1.2 tre cilindri per quanto concerne la componente endotermica, mentre per quella elettrica sappiamo che sarà di minor potenza e integrata nella trasmissione a doppia frizione a sei rapporti. Una seconda unità da 21 kW sarà poi inserita nell’asse posteriore proprio per garantire il movimento da ogni ruota senza un collegamento meccanico tra i due assi come sulla Jeep Avanger 4xe.
Il sistema può dunque essere sempre e comunque sfruttato indipendentemente da quanto è carica la batteria. Il motivo? Essenzialmente perché l’1.2 è come fosse un generatore, per cui riesce a tenere l’accumulatore sempre in vita anche quando l’energia è in calo. Da quanto si apprende la trazione integrale sarà modulabile in 3 fasi: sempre presente fino ai 30 km/h, solo se necessaria dai 21 ai 90 km/h e disinserita oltre i 90 km/h. Non mancheranno neppure le modalità Dynamic e Natural per gli spostamenti quotidiani, mentre resta un mistero il prezzo.
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