Il bollo dell’auto diventa un problema ancora più annoso, con la Regione che non farà felici i propri cittadini.
Le spese per la gestione dell’auto stanno crescendo in modo ormai sempre più sconsiderato, tanto è vero che si è arrivati a un punto dove qualcuno deve rinunciarvi, essendo un settore ormai sempre più per pochi. Una situazione che non può e non deve essere tollerata in alcun modo, con la classe politica che deve rispondere di queste scelte.
Ricordiamo come il pagamento del bollo è diventato ancora più legato alle scelte delle Regioni, con il suo pagamento che si rifà infatti alle decisioni locali. Nella maggior parte dei casi assistiamo a dei prezzi che sono comunque abbastanza simili e univoci da Nord a Sud, ma c’è chi esce dai binari.
Lo si vede per esempio dalla Provincia autonoma di Bolzano, quella che offre un bollo a prezzo maggiormente contenuto in Italia, mentre la Campania è davanti a tutti per le spese. Ora però c’è chi è prossimo ad aumentare per l’ennesima volta il costo di una tassa che di certo non aveva bisogno di questa novità.
Bollo auto in Emilia Romagna: al via gli aumenti
Durissimo colpo in Emilia Romagna per i cittadini, con la Regione che ha scatenato l’ira di tutti. Inizia dunque il periodo dei grandi rincari, con Irpef, Irap, bollo auto e soprattutto ticket sanitari che sono prossimi a un duro aumento. Un vero e proprio attacco diretto ai cittadini, soprattutto alle classi più deboli, perché solo così la si può leggere.

Lo sanno anche i sindacati che hanno già risposto con delle prese di posizioni nette, dalla CGIL alla CISL passando per UIL. “Un’uscita che giudichiamo sbagliata e irrispettosa di un confronto con le parti sociali, mai iniziato, che si profilava molto delicato, soprattutto nel momento in cui per finalità, anche condivisibili, si finisce per mettere le mani nelle tasche dei cittadini“. Questa la nota ufficiale rilasciata dai sindacati.
Per quanto riguarda il bollo dell’auto vi sarà un aumento del 10% rispetto al prezzo attuale, in modo tale da poter far passare il gettito da 500 a 550 milioni di euro. Una scelta che però non piace a nessuno, anche se indubbiamente la scelta più rivedibile, per usare un eufemismo, è quello sui ticket. A Bologna affermano che tutto questo è mettere in sicurezza il sistema sanitario regionale e sostenere il trasporto pubblico, ma tutto finisce sempre per penalizzare i cittadini.