Ecco l’auto che non può fermare né la ZTL nè l’Area C di Milano: è un portento

Girare con l’automobile privata a Milano in questi anni sta diventando una vera e propria impresa, ma in passato non era così.

L’Area C di Milano ormai è ben nota anche per coloro che non vivono nel capoluogo lombardo. Le limitazioni che si stanno portando avanti stanno rendendo di fatto impossibile poter circolare con il proprio mezzo privato all’interno delle strade meneghine, il che non sta di certo facendo bene al mercato, considerando come molti cittadini che lavorano a Milano in realtà vivono in altre città.

Per chi invece si trova al proprio interno, i mezzi pubblici sono una sorta di El Dorado, con l’organizzazione che è indubbiamente impeccabile. Milano però è sempre stata anche la terra dei “Bauscia”, ovvero di quegli spacconi e spesso figli di papà, che non vedono l’ora di mettersi in mostra con delle auto appariscenti e affascinanti, in particolar modo con dei SUV.

Proprio per questo motivo in passato, la Skoda decise di prendere spunto proprio da questi per poter sponsorizzare la nuova auto che stava per lanciare nella gamma. Uno dei SUV migliori della casa ceca e che ha permesso così di dare il via alla rivoluzione interna della Skoda, perché proprio partendo dalla Yeti c’è stata la possibilità di ampliare la gamma in modo deciso verso questa tipologia di auto.

Skoda Yeti: l’auto del “Bauscia milanès”

Chi l’ha sentita almeno una volta, non può di certo dimenticarsi la pubblicità per la Skoda Yeti e se “la pubblicità è l’anima del commercio”, di sicuro ha dato una grande mano nelle vendite. La Yeti era un eccellente SUV dalle dimensioni contenute, con una lunghezza che era da 422 cm, una larghezza da 179 cm e un’altezza da 169 cm, con un peso di 1430 kg.

Skoda Yeti la macchina del Bauscia
Skoda Yeti (Skoda Press Media – derapate.allaguida.it)

Era molto particolare il suo posteriore, con questi che risultava molto squadrato e allungato, dando così vita a una sorta di via di mezzo tra un SUV e un fuoristrada. Si trattava di un’auto essenziale e che non dava spazio a inutili dettagli, permettendo così di dare al cliente una vettura straordinariamente affidabile e allo stesso tempo altamente sicura, visto che questo dettaglio era di primaria importanza.

Interessante anche il motore, visto che si trattava di un 4 cilindri da 1798 di cilindrata e con erogazione da 160 cavalli, con un picco di 200 km/h. L’accelerazione permetteva di passare da 0 a 100 km/h in 8,4 secondi, con la Yeti che dunque era perfetta anche per viaggi lunghi visto l’ampio bagagliaio che arrivava fino a 1580 litri. Nel 2017 ha avuto nella Kodiaq la sua erede, ma gli skodisti non dimenticano di certo la mitica Yeti.

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