Elon Musk costa carissimo alla sua Tesla: ecco che cosa sta succedendo, i dati parlano chiaro sulla situazione.
L’impatto di Elon Musk sugli enormi successi ottenuti da Tesla è fuori discussione, la visione dell’imprenditore ha portato l’azienda ad essere uno dei maggiori colossi non solo nel settore delle automobili, ma in generale, continuando ad espandersi e a puntare su nuovi ambiti e sullo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate. La lungimiranza di puntare sull’elettrico quando l’idea di una mobilitò sostenibile sembrava una utopia ha dato un enorme vantaggio al colosso statunitense, le cose però di recente si sono fatte notevolmente più complicate per Musk e la sua azienda.
La concorrenza ha iniziato a investire sui modelli a batteria (soprattutto sul fronte cinese) ed è dunque sempre più agguerrita, ma non è l’unica cosa ad aver portato grattacapi a Tesla nell’ultimo periodo. La decisione di Musk di sostenere la campagna elettorale di Donald Trump e di entrare dunque in politica ha infatti suscitato enormi critiche da una grande parte della clientela del marchio. In tanti, in questi mesi, si sono dissociati dalle idee di Musk, e per farlo hanno deciso di boicottare anche la sua azienda.
Elon Musk costa caro a Tesla
A confermare l’impatto negativo delle idee politiche di Musk sull’azienda è anche un sondaggio portato avanti nel mese di settembre e ottobre da Global Ev Alliance, associazione internazionale di guidatori di vetture elettriche, su un campione di circa 26mila proprietari provenienti da 30 paesi del mondo.

Dalla ricerca è risultato che circa il 41% dei conducenti ha dichiarato di non volere acquistare una Tesla per motivi politici. Un dato importante soprattutto se rapportato: il 53% degli intervistati infatti ha rivelato di non volere acquistare alcuni marchi per ragioni politiche, e di questi una grossa parte è proprio riferito all’azienda di Musk, mentre seguono i marchi cinesi. Insomma, se Tesla sta mostrando difficoltà sul mercato (in particolare sul mercato europeo) non è solo colpa della grande concorrenza cinese e degli investimenti che anche dall’Europa stanno arrivando sull’elettrico: l’esposizione mediatica di Musk e le sue controverse visioni politiche hanno avuto una influenza non indifferente, almeno secondo questi dati.
La situazione, comunque, non sembra in alcun modo scalfire la posizione di Musk in Tesla: di recente l’azienda ha manifestato ancora una volta la fiducia nei confronti dell’imprenditore sbloccando il chiacchierato maxi incentivo necessario per blindare la sua posizione alla guida dell’azienda anche nel prossimo futuro.





