Il Governo Meloni vuole fare chiarezza attorno a una possibile cessione di Exor che farebbe discutere.
Ancora una volta siamo di fronte a una situazione abbastanza complessa e che vede come protagonista la holding di John Elkann, ovvero Exor, e il Governo Meloni. Per un po’ di mesi non sono mancati poi i problemi anche legati a Stellantis, con il Gruppo italofrancese che ha subito diverse accuse dalle istituzioni del Belpaese.
Siamo un periodo storico inoltre dove si deve cercare in tutti i modi di virare sempre di più verso un progetto che debba essere internazionale, perché rimanere da soli al giorno d’oggi è davvero impensabile in certi settori. Per questo motivo non deve sorprendere come ci sia anche i tentativi da parte di colossi stranieri di accaparrarsi le storiche aziende italiane.
Lo si vede per esempio con il caso della Iveco, quella che di sicuro è una delle più grandi realtà mondiali per quanto riguarda la produzione di veicoli commerciali e camion. Ecco dunque come mai fa molto discutere il fatto che vi sia il rischio di una possibile cessione da parte di Exor, il che sarebbe un duro colpo per migliaia di lavoratori.
Ha fatto davvero molto discutere in queste settimane la possibile cessione da parte di Exor di un colosso come Iveco, con gli acquirenti che non mancano nella figura di Tata Motors. Il colosso indiano infatti avrebbe intenzione di ampliare i propri orizzonti con l’acquisizione di questo colosso che andrebbe ad ampliare ancora di più i propri legami con punti di riferimento del mercato europeo, dopo avere già tra le mani Jaguar e Land Rover.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, come riporta formulapassion.it, ha parlato di come il Governo si sia subito mobilitato di fronte alla notizia e alla richiesta da parte delle forze sindacali di monitorare ogni possibile sviluppo. Iveco Group è infatti una società che è quotata in Borsa, tanto che alla notizia dell’acquisizione da parte di Tata Motors ha fatto schizzare il valore del 9%.
Urso ha poi sottolineato come ci sia un colloquio costante con Iveco per avere sempre sotto controllo l’evolversi della situazione. Il Ministro ha concluso evidenziando come non ci sia uno stop a priori per investimenti dall’estero, ma il tutto deve essere sempre rivolto verso la salvaguardia tecnologica, oltre che alla produzione e all’occupazione italiana.
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