Gara complicata e spigolosa a Silverstone in F2, e alla fine è Crawford a portarla a casa.
A metà strada tra il delirio meteorologico della F3 e i problemi della F1, vi è stata una F2 che ha regalato emozioni e anche tante strategie. Il finale però con il trenino della Safety Car non è mai la soluzione migliore, ma questo non toglie i grandi meriti di Crawford che trionfa con pieno merito.
Bellissima la partenza del pilota statunitense che al via si prende la posizione su un Martins piantato ai nastri di partenza e gestisce benissimo la gara non soffrendo mai. Fornaroli recupera qualcosa su Verschoor, ma deve cedere la seconda piazza, mentre delude ancora una volta Minì.
Crawford re di Silverstone: molto bene Beganovic

JAK CRAWFORD 9 – Eccellente la prova dell’americana in terra britannica, con il sorpasso al via su Martins e Dunne che è un capolavoro. L’irlandese ci prova ad attaccare nei primi giri, ma dopo può ben poco e il distacco di Crawford è netto.
DINO BEGANOVIC 7,5 – Il passaggio dalla F3 alla F2 non è mai semplice, ma Dino Beganovic ogni tanto piazza dei colpi da vero talento. La rimonta dello svedese è davvero eccezionale, dall’ottavo posto iniziale al quarto posto, con una serie di sorpassi che lo portano a essere tra i più interessanti piloti dell’annata.
LUKE BROWNING 7,5 – Dopo un periodo negativo e una Sprint anonima, serviva tantissimo a Luke Browning il podio finale. Bello il sorpasso ai danni di Martins, il distacco da Verschoor che ora è di 24 punti e anche se è quinto è ancora tutto aperto.
Disastro per Minì: male Martins

GABRIELE MINì 4 – Vi era davvero tanto interesse attorno al passaggio in F2 del siciliano Gabriele Minì, per molti anche più pronto rispetto a Fornaroli, nonostante il secondo posto del 2023. Purtroppo il suo primo anno in F2 per ora è un dramma e non appena effettua il cambio gomme esce di pista ed è costretto al ritiro dopo il contatto con Goethe.
VICTOR MARTINS 4,5 – La pole position sembrava poter essere il modo migliore per compiere una grande impresa, ma la partenza del francese è da codice penale. Resta inchiodato e si fa passare da Dunne e Crawford. Troppo morbido anche su Browning e alla fine crolla in fondo alla classifica per perdita di pezzi all’ala anteriore.
ARVIN LINDBLAD 5 – Ci si aspetta tanto da lui e per questo si deve essere severi. Interrompe le tre gare di fila senza andare a punti, ma l’ottava piazza è troppo poco e non basta aver fatto il giro veloce.