Fornaroli fa sognare l’Italia e con il successo all’Hungaroring è sempre più leader della F2.
Ancora una volta è tempo di festeggiare un grande Leonardo Fornaroli, con il pilota piacentino che diventa sempre di più il volto e il simbolo della F2 odierna. Un successo che va anche oltre alle difficoltà e a una penalità di 5 secondi, ma è da sottolineare anche lo straordinario gioco di squadra di Stanek che ha contribuito in modo determinante al successo.
LE PAGELLE: Fornaroli leader, che gara di Stanek
INVICTA 10 – Prima di tutto c’è da togliersi il cappello alla Invicta, con la scuderia che è stata perfetta. Stanek parte in testa e fa l’andamento, cambio di posizione con Fornaroli al cambio gomme, penalità all’italiano e il ceco fa gioco di squadra per tenere il secondo posto e far vincere Leonardo. Tattica di gara perfetta.
LEONARDO FORNAROLI 9 – Andando nello specifico tanto merito del successo lo si deve alla guida perfetta in pista di Fornaroli, anche se certe situazioni deve imparare a gestirle. Finisce solo sotto investigazione durante la Virtual Safety Car e alla fine si becca cinque secondi di penalità per il mancato rispetto della velocità all’ingresso al pit. Riesce comunque a riprendersi di forza il primo posto.

ROMAN STANEK 9 – Merita lo stesso voto anche il ceco, e forse anche qualcosa di più. Il sogno di ogni pilota è avere un secondo affidabile, veloce, che segue le strategie e che rallenta gli avversari. Oggi Stanek è stato il secondo perfetto per Fornaroli e alla fine dell’anno può diventare un successo determinante.
JAK CRAWFORD 7 – Lo statunitense ha sicuramente corso bene e ci ha provato. A un certo punto il sorpasso su Stanek sembrava completato, ma il ceco era incontenibile. Il podio gli permette di superare Verschoor ed è il primo inseguitore di Fornaroli.
Minì sempre più in crisi: delude Montoya
GABRIELE MINì 4 – Altra gara negativa per Minì, con il siciliano che resta imbottigliato nelle ultime posizioni e alla fine è 17esimo.

SEBASTIAN MONTOYA 4,5 – Non di certo una gara da ricordare per Prema, perché anche Montoya annaspa nel fondo della classifica senza dare segni di possibili lampi.
RICHARD VERSCHOOR 5,5 – Tanto tuonò che alla fine piovve. Da diverse gare l’olandese è in crisi e dopo essersi fatto passare da Fornaroli, il quinto posto odierno gli vale anche il sorpasso in favore di Crawford.