Nella tempesta di Silverstone vince Boya, ma che errori là davanti.
La mattinata di Silverstone non prometteva di certo nulla di buono per i piloti, con la tempesta che si è abbattuta in modo davvero molto violento. Alla fine vince Boya, ma non porta a casa il punteggio massimo in quanto la gara dura in totale 14 giri, tanto basta per ottenere un buon bottino, ma non quello completo.
Un weekend ottimo quello che ha vissuto lo spagnolo, visto che si era portato a casa anche il terzo posto nella Sprint, e accorcia in modo netto sui primi. Assurda la strategia dei vari Camara, Tsolov e Tramnitz che provano l’impresa con le slick e non vedono nemmeno vagamente la zona punti.
Super Boya: primo podio per Leon

MARI BOYA 9 – Non era di certo facile correre in quelle condizioni di pista, ma il massimo dei voti lo merita chi chiude tutta la gara. Lo spagnolo danza sulla pioggia e si prende subito un bel vantaggio e merita ampiamente il successo finale, anche se vale 19 punti.
NOEL LEON 8 – Finalmente torna a sorridere il messicano Leon, perché dopo qualche bel podio nel 2024, nel 2025 non stava trovando buona sorte. Nella tempesta è uno dei pochi a correre in modo pulito e il terzo posto è meritato.
THEOPHILE NAEL 7,5 – Ci aveva provato nella Sprint, prima di complicarsi la vita nel finale, ma in gara ottiene un bellissimo secondo posto. Terzo podio stagionale per un francese che deve cercare di diventare più concreto.
Tsolov, Tramnitz e Camara: ma perché le gomme da asciutto?

CAMARA, TRAMNITZ E TSOLOV 4 – Che siano loro tre a giocarsi il Mondiale è chiaro, o almeno lo era. I tre si marcano a vicenda e usano tutti e tre le gomme da asciutto. Scelta folle che li fa sprofondare nelle ultime posizioni. Camara almeno è saldamente primo, ma Boya al quarto posto era è a 8 punti da Tramnitz (a 27 punti dal brasiliano) e 6 da Tsolov. La scelta non aveva senso fin dal principio.
MARTINIUS STENSHORNE 4 – Anche il norvegese decide di puntare sulle slick fin dal principio, ma lo scandinavo partiva già da un ritardo più evidente in classifica. Copiare i tre che lo precedevano non aveva senso e ora deve rimontare anche su Boya.
LAURENS VAN HOEPEN 5 – Lui le gomme non le ha sbagliate, ma l’olandese non sembra esserci con la testa. Un pilota di qualità e in grado di alzare il livello della monoposto, ma da troppe gare è spaesato e il settimo posto finale non è di certo degno di nota.