Brutte notizie in casa Renault, con il colosso francese che deve fare i conti con una notizia davvero pazzesca.
Tra i colossi che negli anni hanno dimostrato di poter essere considerati come dei miti assoluti per la produzione di auto, non vi è dubbio alcuno sul fatto che meriti una particolare considerazione nel settore la Renault. La casa francese si è messa in mostra con una serie di grandi innovazioni, cercando sempre di mantenere un prezzo contenuto.
Questa volontà nel saper gestire nel modo migliore possibile questi due aspetti ha fatto in modo che la Renault potesse diventare un punto di riferimento a livello mondiale. Un aspetto che sta facendo discutere e non poco in questi anni è la gestione dei nuovi motori del futuro, con questi che dovranno essere prestazionali ed ecologici.
Il risultato non è semplice da ottenere, perché non vi è solo lo sviluppo elettrico da tenere in considerazione. Ecco infatti come sia possibile ammirare anche l’idrogeno come un grande carburante, con la Renault che ci aveva puntato molto, peccato però che le cose non sono andate nel verso giusto.
Plug Power e Renault avevano deciso di in passato di dare vita a una loro joint venture dal nome Hyvia. L’intento era quello di poter creare una società che avrebbe dovuto diventare leader nel settore per lo sviluppo di celle a combustibile a idrogeno. C’erano dunque tutte le buone intenzioni per svilupparsi quanto più possibile, con Hyvia che ora chiude i battenti.
“Ringraziamo tutti i clienti, gli azionisti, i partner e i dipendenti che ci hanno supportato“. Con questo messaggio chiaro e che non lascia dubbi sul futuro, si chiude dunque l’Era di Hyvia. Tra le più grandi innovazioni che erano derivate da questa joint venture vi era per esempio il Renault Master Van H2 Tech, prima di passare nel 2024 alla variante a idrogeno.
La collaborazione con Plug Power inoltre sembrava essere lo sbocco giusto per poter aprire un periodo d’oro per questa azienda. Il colosso statunitense ha infatti all’attivo la bellezza di ben 60 mila sistemi a celle a combustibile e 185 stazioni di rifiorimento. A decretare la fine dell’azienda ci ha pensato il Tribunale fallimentare di Versailles, con questi che ha emanato la sentenza di liquidazione giudiziaria, con il caso che è affidato al procuratore Axel Chuine. La fine di un grande sogno, con l’idrogeno che continua a dividere e non poco.
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