Ferrari e Bugatti umiliate da questa americana: sotto il cofano ha 1.400 CV

Un mostro americano da 1.400 cavalli che ha riscritto le regole della potenza e lasciato senza parole anche i fan delle supercar più blasonate come Ferrari e Bugatti

Dimenticate tutto quello che pensavate di sapere sulle muscle car americane.  Ken Block ha impresso una svolta con la sua Mustang spinta all’eccesso, realizzata in collaborazione con il team Hoonigan. La base di partenza era già promettente, ma l’obiettivo era lanciare una vera sfida alle coupé europee più potenti.

È così che è iniziato l’ambizioso progetto della Hoonicorn V2: un’auto che non è solo “veloce”, ma capace di mettere nel sacco anche Ferrari e Bugatti nella corsa all’adrenalina pura. Quando Block tira fuori la sua Mustang, nulla rimane uguale a prima. Dietro le quinte c’è stata una fase di sviluppo lunga e segreta: mesi di lavoro per mettere insieme un telaio su misura, una trazione integrale pensata per scaricare ogni cavallo sull’asfalto – o sulla terra, o sul ghiaccio, perché nulla poteva fermarla.

La sfida americana a Ferrari e Bugatti

Dentro il cofano si nasconde un V8 Roush-Yates da 6,7 litri abbinato a due turbocompressori Garrett che spingono più di 20 psi di sovralimentazione. Il risultato? Una potenza da brividi: 1.400CV e una coppia di 1.250lb-ft.

Sfida americana a Ferrari e Bugatti
La sfida americana a Ferrari e Bugatti (Hoonigan.com) derapateallaguida.it

L’alimentazione a metanolo contribuisce a tenere a bada le temperature, permettendo di eliminare l’intercooler e risparmiare peso. L’elettronica è ridotta al minimo: un sistema motec governa solo la base, lasciando tutto il resto alla meccanica pura.

La vera magia, però, è nella trasmissione: un cambio sequenziale a sei rapporti, sistema di trazione integrale totalmente meccanico, tre differenziali bloccabili e una ripartizione della forza motrice che trasforma l’auto in una “drift machine” senza compromessi. Bloccare i cavalli sulle quattro ruote significa poter affrontare curve e rettilinei con una rapidità e una sicurezza che nemmeno le hypercar europee possono permettersi su fondi difficili.

La Hoonicorn nasce sulle ceneri della V1, la prima versione svelata da Block e Hoonigan anni prima, con “solo” 650CV e trazione posteriore. Una base già efficace, ma limitata nei drift più estremi e sui fondi a bassa aderenza. Ogni fragilità rilevata nella V1 è diventata occasione per migliorare la V2: distribuzione della potenza, robustezza della trasmissione, assetto e peso.

Ken Block ha portato lo spettacolo ovunque, e con questa Mustang ha raggiunto milioni di appassionati sui social e nelle competizioni. Dai video Gymkhana agli eventi live, la sua capacità di unire tecnica, coraggio e creatività ha creato una nuova cultura: non solo performance, ma puro spettacolo su ruote. Così, anche dopo la sua scomparsa, la leggenda della Hoonicorn continua a umiliare i miti più irraggiungibili dell’automobilismo mondiale.

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