La Ferrari si appresta a mettere in piedi un dominio in Formula 1 simile a quello architettato dalla Ducati in MotoGP: fra un paio d’anni sarà tutto diverso
La Ducati ha vinto tutte le gare tranne una nel 2024 (il GP delle Americhe in cui ha trionfato l’Aprilia di Vinales). La casa di Borgo Panigale ha avuto a disposizione ben 8 moto in griglia nello scorso campionato e ora anche il Cavallino vuole avvicinarsi a questi numeri.
Il Mondiale di Formula 1 si è appena concluso con il Gran Premio di Abu Dhabi della scorsa settimana e lo sguardo è già rivolto a quello che avverrà il prossimo anno. La Ferrari mira a diventare competitiva sin dall’inizio per il titolo piloti, con Lewis Hamilton e Charles Leclerc e magari anche per quello dei costruttori. Come sempre accade nel Circus, però, la programmazione va ben al di là dell’orizzonte temporale e guarda anche a quello che avverrà più in là, ovvero nel 2026, quando sono attese delle novità regolamentari.
Oltre alle nuove power unit e ad uno stravolgimento aerodinamico, la F1 vedrà fra due anni anche l’ingresso di due nuove squadre. La prima sarà l’Audi, che andrà ad inglobare il marchio Sauber, puntando subito ad essere competitiva sotto la guida di Mattia Binotto. La seconda, che diventerà l’undicesima del paddock, è la Cadillac/General Motors, con frontman Mario Andretti, campione del mondo in F1 nel 1978. Le due monoposto americane avranno una motorizzazione Ferrari, proprio come voluto dai vertici aziendali.
Dal 2026 la Ferrari avrà sei vetture in griglia: si punta ai numeri della Ducati
Andretti sta cercando di costruire un team all’altezza, che oltre alle power unit di Maranello possa vantare anche dei telai competitivi e tutta la struttura tecnica adeguata. Dal Cavallino Rampante, grazie ad un accordo pluriennale, arriveranno motore e cambio, già una buona base di partenza. Con queste due monoposto, la Ferrari continuerà ad avere ben 6 vetture motorizzate all’interno della griglia, considerando anche le due Haas. L’obiettivo è sempre quello di avere a disposizione un supporto di scuderie come la Ducati in MotoGP, che nel 2024 aveva ben 8 moto alla partenza.
Anche per Borgo Panigale il numero scenderà a 6 a partire dal 2025, visto che il Team Pramac ha deciso di passare con la Yamaha, dopo aver vinto il titolo mondiale con Jorge Martin. La forza dei colori italiani nel Motorsport è sempre più vivida e rappresenta anche un orgoglio per tutto il nostro movimento. Con Antonelli anche tra i piloti ci sarà un po’ di azzurro.