Da Maranello le precisazioni Ferrari sui colori e sui celebri “codici a barre” diventati ormai parte integrate della livrea della F1.
Pubblicizzare sigarette è vietato, in qualunque forma, praticamente in tutti gli Stati dove si corre. Ci sarebbero delle eccezioni ma vengono ignorate per il semplice fatto che le riprese televisive portano comunque certe immagini anche dove non si dovrebbero far vedere.
Qualche malizioso, approfittando di questa pausa nei Gran Premi, ha pensato bene di parlare di Formula 1 in modo alternativo, vale a dire mettendo in dubbio la liceità della scelta della Ferrari di utilizzare dei codici a barre sulle proprie monoposto e di colorare le proprie macchine di Rosso. Da Maranello arrivano risposte molto chia.
Inizialmente utilizzato proprio in sostituzione della scritta Marlboro laddove questa era vietata, è diventato da qualche anno parte integrante della livrea della Ferrari. Insostituibile. Tra il Rosso della Ferrari e quella della Marlboro non ci sia alcun legame voluto a tavolino, ma solo una coincidenza che, probabilmente, ha aiutato il matrimonio. Quanto al discorso del codice a barre sulle macchina, sui loghi e sulle divise ufficiali di team e piloti, è evidente che sta lì per ricordare il legame tra la scuderia di Formula 1 ed il produttore di sigarette.
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