Trovata un’irregolarità e la Ferrari nei guai. Scandalo a Maranello e scatta pure la squalifica.
Sta attraversando un momento delicato la Ferrari e per capirlo basta guardare l’espressione spenta ed esterrefatta di Charles Leclerc e soprattutto Lewis Hamilton, convinti entrambi di poter essere della partita con una certa regolarità e invece, in realtà costretti a rincorrere un po’ tutti. Qualche podio fortuito e un successo illusorio da parte dell’inglese nella Sprint Race della Cina sono serviti più ad amareggiare che a ringalluzzire, visto che la costanza latita.
Anche se non in F1, lo scorso settimana è finalmente arrivata una gioia, quella per la vittoria alla 24 Ore di Le Mans dell’equipaggio della 499P #83 di Robert Kubica- Yifei Ye -Philip Hanson, rovinata però da una nuova brutta notizia sempre legata al mondo delle competizioni. Su una vettura del Cavallino è stata individuata una irregolarità e trattandosi di un fatto abbastanza grave, è scattata pure la squalifica dalla gara. Una vera disdetta che ha oscurato questi brevi giorni di festa.
Ferrari nei guai a Le Mans, la #50 è fuori, errore clamoroso
Dopo aver celebrato con lo champagne il trionfo di domenica 15 giugno, per la Ferrari è arrivata la doccia gelata dell’estromissione della graduatoria dell’edizione 2025 della storica corsa francese. Sul prototipo #50 di Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina è stata trovata una componente non conforme alle regole. Nello specifico la FIA ha riscontrato una flessione massima dell’alettone posteriore di 52 mm, quando la cifra di riferimento è 15.
Oltre a ciò sul supporto dell’alettone non sono stati individuati i bulloni che avrebbero dovuto essere presenti e proprio questo avrebbe causato l’eccessiva flessione. Sebbene tale mancanza, apparsa evidente ai delegati federali, fosse già apparsa chiara durante l’ultimo pit stop, in un primo momento non era scattata alcuna penalità a fronte dell’assenza di dati telemetrici che confermassero un miglioramento della velocità di punta; tuttavia, in seguito, alla luce del passo registrato al giro 380 dei 387 in programma, i commissari sono giunti alla conclusione che, effettivamente, un vantaggio lo aveva avuto.
Inoltre, al di là del beneficio prestazionale, come si apprende dalla nota ufficiale, la Rossa con questa condotta ha creato una situazione di potenziale pericolo visto che l’elemento avrebbe potuto staccarsi e finire in centro pista. Per adesso non è noto se la scuderia modenese farà riscorso. E’ certo invece che in questa maniera perderà 24 punti nella classifica del Mondiale endurance.
