La Ferrari ha vissuto, sino ad oggi, un 2025 molto complicato, che si concluderà senza la vittoria di titoli mondiali. Ora è arrivata una dichiarazione molto dura da parte di un ex membro della Scuderia modenese.
Il Gran Premio del Belgio in programma per domenica rappresenta un possibile punto di svolta per la stagione della Ferrari, squadra ancora a secco di vittorie dopo 12 appuntamenti. La McLaren è ormai imprendibile e neanche nel 2025 si vincerà un campionato, proprio quando sembrava tutto pronto per tornare al vertice dopo aver sfiorato il titolo costruttori vinto lo scorso anno. Ancora una volta, a Maranello si è sbagliato tutto ciò che si poteva sbagliare nel momento decisivo, ed è giusto effettuare valutazioni in chiave futura.

Il contratto del team principal Frederic Vasseur non è ancora stato rinnovato, e molto dipenderà dall’impatto che la nuova sospensione avrà sulle prestazioni della SF-25. Se anche questo aggiornamento non dovesse portare ai risultati sperati, si potrebbe non escludere un avvicendamento al muretto, ma è ancora troppo presto per avere risposte in tal senso. Nel frattempo, l’ex Ferrari Mattia Binotto prevede un futuro roseo per l’Audi, che è pronta a debuttare in F1, con tutte le intenzioni di farlo da protagonista.
Ferrari, Mattia Binotto crede di poter vincere in 5 anni
Intervistato da “La Stampa“, l’ex team principal Ferrari, Mattia Binotto, ha commentato l’impressionante crescita della Kick Sauber, culminata nel primo podio in carriera per Nico Hulkenberg, giunto terzo a Silverstone. Si tratta anche del primo podio del team di Himwil, che diventerà Audi nel 2026, dopo quasi 13 anni di astinenza: “Non ci aspettavamo un risultato come il terzo posto ottenuto a Silverstone così presto, siamo davvero sorpresi. Ad inizio anno avevamo delle prestazioni inferiori alle aspettative, ma la squadra ha saputo reagire ed oggi si vedono i frutti di questo lavoro“.

Binotto ha poi paragonato la situazione dell’Audi che subentrerà il prossimo anno alla Ferrari del 1995: “Se ripenso all’anno in cui iniziai a lavorare a Maranello, il 1995, ritrovo tanti elementi in comune. Todt era arrivato da un paio di anni, era un momento di ricostruzione e di rinnovamento. Come Audi, ci siamo dati cinque anni per vincere, se ci riusciremo faremo meglio della Rossa, che poi andò a vincere il titolo piloti nel 2000. Chi vince il titolo di quest’anno? Dal mio punto di vista Piastri, ha la capacità di non sbagliare quando è fondamentale non farlo“.