FIAT ha una nuova rivale in Italia: questo costruttore vuole prendersi qualsiasi cosa, si stanno prendendo tutto quanto.
Da oltre un secolo la FIAT è l’assoluta padrona dell’industria dei motori italiana, almeno per quanto riguarda la produzione di massa di automobili. Se marchi come Ferrari, Lamborghini o Alfa Romeo rappresentano l’anima più di lusso e di alta fascia del paese, la casa torinese è l’azienda di tutto e per tutti: veicoli affidabili ed economici, pensati per raggiungere una grandissima fetta di pubblico.
Le rivali nell’industria odierna però sono sempre di più e sempre più agguerrite: anche sul mercato italiano FIAT deve affrontare una spietata concorrenza, e un marchio in particolare si sta imponendo negli ultimi anni come uno dei colossi del low cost, con numeri di vendita sempre più importanti e una diffusione in crescita nel nostro paese.
DR Automobiles, fondata nel 1985, in Molise, a Macchia d’Isernia, è oggi uno dei marchi di maggiore convenienza sul mercato internazionale. Questo anche al legame con la Cina, che consente di approfittare dei bassi costi di produzione e delle tecnologie all’avanguardia del paese: l’azienda italiana infatti importa componenti prodotte da case cinesi per poi assemblarle in veicoli e commercializzarli sotto i diversi marchi del gruppo. In particolare, il gruppo DR si sta facendo conoscere soprattutto per la vendita di SUV e fuoristrada.
Visti i recenti successi, l’azienda punta a espandersi ulteriormente nel nostro paese, e ha già pronto un nuovo investimento che gli consentirà di accrescere la sua influenza nell’industria dei motori italiana. DR, come si legge su Quattroruote, ha acquistato uno stabilimento ad Anagni, in provincia di Frosinone, dove non solo si occuperà delle attuali vetture DR, Evo, Sportequipe e Ich-x (i diversi brand dell’azienda che attualmente vengono finiti di assemblare nello stabilimento in Molise), ma nelle idee del gruppo dovrebbe un domani iniziare a produrre auto più lontane dalle partnership cinesi, con componenti progettate da zero internamente e italiane al 100%.
La fabbrica, che apparteneva al gruppo Saxa, entra dunque nell’orbita Janama srl, società legata alla DR Automobiles. Anche tutti i 67 lavoratori dello stabilimento entreranno a far parte del team DR. L’azienda ha annunciato un maxi investimento per circa 50 milioni di euro per il progetto. Dr, insomma, vuole passare da un marchio per lo più importatore a produttore in toto, sfidando FIAT sul terreno di casa.
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