FIAT sta vivendo una seconda giovinezza, con una pioggia di riconoscimenti che conferma il successo della strategia sudamericana.
Mentre in Europa il marchio torinese fatica a trovare la sua dimensione, dall’altra parte dell’oceano sta succedendo qualcosa di straordinario. Come un albero che affonda le radici in un terreno fertile, FIAT ha trovato in Brasile il suo habitat ideale.
Non è un caso che proprio qui, dove le strade si snodano tra metropoli caotiche e sterrati polverosi, i modelli del marchio italiano abbiano conquistato il cuore della gente. La chiave del successo? Niente fronzoli o velleità da prima della classe, ma auto pensate per la vita vera, quella di tutti i giorni.
Un trionfo costruito pezzo dopo pezzo
Il 2024 si chiude con numeri che parlano chiaro: ventiquattro premi in dodici mesi. La Strada continua a dominare le classifiche di vendita. Non stupisce che questo pickup compatto sia diventato il simbolo della rinascita FIAT in Brasile. Robusto quanto basta, pratico come serve, economico al punto giusto. Un mix perfetto per chi cerca un mezzo da lavoro che non disdegni qualche gita fuori porta nel weekend.
Ma il successo non si ferma qui. Il vecchio Fiorino, che molti davano per spacciato, ha dimostrato di avere ancora molto da dire, portandosi a casa il Lótus Award. E che dire del Fastback? Un SUV che strizza l’occhio al design italiano ma con l’anima sudamericana, premiato come miglior coupé dell’anno.
La gamma si allarga, i riconoscimenti si moltiplicano. Pulse e Toro brillano nel Clean Mobility Award, mentre la piccola Mobi si conferma campionessa di rivendita. Non sono solo numeri, ma la prova che FIAT ha capito come conquistare un mercato esigente come quello brasiliano. Argo e Cronos completano il quadro, offrendo quello che i clienti cercano: affidabilità senza fronzoli, tecnologia senza eccessi, prezzi senza sorprese.
Alexandre Aquino, il vicepresidente per il Sud America, parla di innovazione e qualità. Ma la verità è più semplice: FIAT ha smesso di inseguire mode passeggere e ha iniziato ad ascoltare davvero i suoi clienti. Il risultato? Auto che funzionano, che durano, che si vendono. E si rivendono bene, come dimostra il premio per il minor deprezzamento.
Il marchio è entrato così in profondità nella cultura locale che gli abitanti del Minas Gerais lo considerano ormai parte della famiglia. Non è più solo questione di vendere auto, ma di appartenenza. FIAT è diventata brasiliana nell’anima, pur mantenendo quel tocco di italianità che non guasta mai.