Fiat sta vivendo un momento complicato. Dal canto suo, la holding olandese ha dovuto prendere una serie di decisioni durissime.
Non sono sicuramente tempi facili per il Gruppo Stellantis e, allo stesso modo, per FIAT, azienda torinese tra le più rilevanti al mondo dal punto di vista delle vendite e della popolarità dei suoi modelli principali. In questo anno che si avvia ormai alla conclusione infatti il produttore di vetture italiano ha affrontato tante nuove sfide, dall’arrivo delle prime automobili low cost cinesi in Italia fino al rapporto non sempre idilliaco con il Governo.
Il costruttore nel corso dell’anno ha avuto da ridire più volte con il Governo retto da Giorgia Meloni come nel caso in cui a Livorno, un lotto di nuove FIAT Topolino sono state bloccate per aver esibito una bandiera tricolore nonostante non siano state costruite nel nostro paese. Questo è solo un episodio: sono stati molti i momenti di tensione, dovuti soprattutto alle accuse di de-localizzare il lavoro dalla penisola al punto da richiedere l’intervento di alte cariche dello stato in qualità di mediatori.
L’anno si sta per concludere e FIAT ha tanti nuovi progetti in cui Stellantis crede ed investe. Tuttavia, non tutte le decisioni prese hanno influito necessariamente in modo incoraggiante o positivo sullo storico marchio torinese. Vediamo cosa Stellantis è stata costretta a fare con FIAT negli ultimi mesi e come ciò andrà ad influire sul futuro del marchio che ha prodotto classici come la Punto, la 500 e la Panda.
La stampa del settore ha registrato numeri che iniziano ad impensierire Stellantis. Questo ultimo trimestre dell’anno 2024 infatti, se paragonato allo stesso periodo dell’anno passato, ha portato ad un calo degli introiti pari al 27%, un dato che non appare molto incoraggiante. Potrebbe essere per questo che alcuni progetti dell’azienda hanno iniziato ad essere posticipati o rallentati.
Nel periodo compreso tra il 13 settembre e l’11 ottobre la produzione della Fiat 500 elettrica è stata temporaneamente sospesa ancora una volta – come riporta Mondo Motori – a causa dello scarso numero di esemplari richiesti sul mercato. Un passo importante per migliorare e consolidare la posizione del modello sul mercato arriverà solo nel 2026 quando avremo finalmente tra le mani la nuovissima Fiat 500 Ibrida del brand torinese.
Era poi circolata un’altra notizia preoccupante che però, a quanto pare, è stata smentita dai vertici stessi dell’azienda. Riguardava la Fiat Nuova Panda che, alla fine, dovrebbe entrare in produzione a novembre senza ritardi di sorta, come invece avevano speculato alcune notizie circolate nelle ultime ore. Proprio su questo punto FIAT dovrà insistere, puntando su un modello che ha sempre regalato gioie all’azienda anche nei momenti più bui dal punto di vista economico e commerciale.
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