La Fiat sta vivendo un vero e proprio dramma in Italia: è accaduto davvero, a Torino sono senza parole
Il mercato dell’automotive non sta attraversando un momento florido, anzi. Una crisi generalizzata che sta colpendo tutti i Paesi europei e, naturalmente, anche l’Italia è abbracciata da questo. E così anche i dati di ottobre non sono certo positivi. Ancora una volta il segno negativo la fa decisamente da padrone: -9,1% per quanto riguarda le auto vendute rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con 126.488 immatricolazioni. Un segno negativo che di fatto conferma i dati di settembre (-10,7%).
In una crisi generale, come vedevamo, c’è la Fiat Panda che di fatto non conosce alcun tipo di problema: ancora una volta la piccola citycar italiana è la più venduta in Italia con 7.052 immatricolazioni, poco più di 2.000 in più rispetto alla Dacia Sandero seconda con 4.948 auto vendute.
Eppure la Fiat, nonostate abbia l’auto più venduta nel mese di ottobre, sta attraversando un vero e proprio dramma che sicuramente influisce anche sulle difficoltà di Stellantis nell’ultimo periodo.
La Fiat deve registrare un brutto colpo: gli italiani, per il terzo mese consecutivo, hanno preferito altri brand rispetto alla casa torinese. Di fatto dal mese di agosto in poi è stata una conferma dopo l’altra, mese dopo mese, a confermare questo trend.
La Fiat, nel mese di ottobre, ha chiuso al terzo posto alle spalle di Volkswagen e Toyota. Nel mese scorso, infatti, ben 10.928 vetture del marchio di Wolfsburg, 10.630 Toyota e 9.194 Fiat, un numero davvero basso considerato come solo di Panda ne siano state vendute 7.052. Un brutto colpo considerato come nel 2023, nello stesso periodo, la Fiat immatricolava il doppio di tedeschi e giapponesi.
Se consideriamo i dati da inizio anno, la Fiat conserva ancora la leadership con 128.875 immatricolazioni ma la Toyota ormai la incalza con 102.480 vetture vendute mentre la Volkswagen è a quota 100.307 unità. E non è escluso che possa esserci il sorpasso entro la fine dell’anno se questo trend venga confermato.
La casa torinese ha fatto registrare un -13,9% da inizio anno, un calo vistoso soprattutto se paragonato al -2,56% della Volkswagen e addirittura al +25,84% della Toyota. Già, ma quali sono le cause? In primis influisce la fase di transizione del marchio, con l’addio a modelli storici ed i nuovi che ancora devono partire, come la Fiat 600 mild hybrid mentre si dovrà aspettare la fine del 2025 per la Fiat Torino, senza dimenticare l’attesa per la Grande Panda.
La Toyota, invece, punta soprattutto su Yaris Cross, Aygo X, Yaris oltre alla versione ibrida plug-in della Rav 4. La Volkswagen, invece, ha in T-Roc, Tiguan, T-Cross i punti di forza oltre a Polo e Golf che sono evergreen.
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