Fiat, flop totale per il modello: pronta la decisione inevitabile

Che disastro per questo modello targato Fiat, il flop è stato totale. Arriva la decisione inevitabile, a breve sarà comunicata anche ufficialmente?

L’ultimo biennio ha mostrato numeri estremamente discordanti per i modelli a zero emissioni. Basta chiedere a Fiat, che è stata costretta a ristrutturare l’intero progetto relativo alla 500 pur di evitarne l’estinzione. La storica city car piemontese ha mutato la propria natura da elettrica a causa della scarsissima richiesta sul mercato e degli elevati costi di produzione. Una sorte che ora toccherà (al netto di colpi di scena) anche ad un’altra auto della gamma Fiat, in grande sofferenza nei concessionari.

Di quale si tratta, della Abarth 600e, basata sulla recente Fiat 600 elettrica. Arrivata con le premesse dell’Abarth più potente di sempre, i numeri del mercato sono impietosi. Nei primi sei mesi dell’anno la quota di unità vendute è ferma a 318. Una soglia che flirta con il flop totale e che potrebbe costringere gli Stati Generali dello Scorpione a prendere una decisione, ad oggi, che appare inevitabile agli appassionati e ai puristi del marchio.

Un peccato, se si considerano le soluzioni sofisticate e raffinate che Abarth ha adottato per far performare la 600e. Il problema sta forse nelle attese del mercato, legati allo Scorpione per il suo rombo e per la brillantezza dei suoi motori a combustione interna. Chi cerca un auto del genere lo fa per il divertimento, non certo per la praticità e l’efficienza dei consumi.

Abarth 600e, che flop: arriva la decisione inevitabile?

Sebbene un motore da 280 CV pronto e vivace, l’autonomia fissata a 330 chilometri e il prezzo di 42.950 euro hanno scoraggiato anche chi incuriosito dalla prima Abarth elettrica della storia. La 600e dello Scorpione non ha conquistato i puristi del marchio italiano: l’EV non attira quest’ultimi, che agognano un ritorno al motore a combustione interna, vero cuore pulsante dei progetti Abarth.

Abarth 600e
Abarth 600e (Press Media) derapate.allaguida.it

Un ritorno paventato anche da Stellantis, che non ha potuto non leggere i numeri impietosi del mercato. Il colosso italo-francese potrebbe dunque rispolverare la gamma dei propulsori a benzina per aiutare Abarth a rialzare la testa dopo il flop (quasi) totale della 600e.

Occhio al PureTech da 1,2 litri e il Muld Hybrid, sebbene quest’ultimo sia castrato oggi dalle normative sulle emissioni. Il vecchio quattro cilindri turbo a 1,4 litri è stato, invece, accantonato e difficilmente sarà ripreso dagli Stati Generali di Stellantis. Gli appassionati, intanto attendono: il futuro di Abarth rischia di dipendere dal dietrofront sui motori a benzina.

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