Caos all’interno della Fiat e dei suoi stabilimenti, soprattutto per via delle incertezze riguardanti l’uscita dell’ultimo modello Panda.
Da diversi anni a questa parte la Fiat ha deciso di seguire una strategia precisa. Ovvero riportare in auge i modelli più storici della propria gamma, cercando di renderli appetibili alle richieste del grande pubblico. In particolare le utilitarie 500 e Panda sono state soggette di diversi cambiamenti, strutturali e tecnici, così da potersi inserire senza problemi nel mercato automobilistico odierno.
Ultimamente, viste le chiare e nette proposte della Commissione Europea, le case automobilistiche devono cominciare a lavorare sulla tanto temuta e discussa transizione ecologica, puntando sulla elettrificazione dei motori. Anche Fiat, così come gli altri marchi della holding Stellantis, si stanno impegnando per cercare di attuare questa rivoluzione, non senza diverse complicazioni.
Non mancano dunque gli intoppi. In casa Fiat ad esempio non sta avendo grande riscontro l’uscita della 500e, come conferma lo stop alla produzione nello stabilimento di Mirafiori. Situazione simile sembrerebbe poter avvenire anche con la già decantata messa sul mercato della Fiat Grande Panda in versione elettrica.
Secondo i piani descritti da Stellantis, la Fiat Grande Panda avrebbe dovuto vedere la luce nel mese di ottobre. Ma dallo stabilimento di Kragujevac, in Serbia, arrivano indiscrezioni non troppo positive. Si parla di uno slittamento dell’uscita del modello di super utilitaria Fiat, per motivi ancora tutti da chiarire.
Non si tratterebbe di ritardi dovuti ad aspetti meccanici o produttivi, bensì a valutazioni che Stellantis starebbe attuando in queste settimane, proprio riguardo alla debole domanda di veicoli elettrici nei mercati europei. Un fattore più che determinante che starebbe mettendo alle strette diverse case automobilistiche, costrette a rivedere l’aspetto produttivo ed i costi per attingere ad un mercato che non spicca il volo, almeno nel vecchio continente.
A Kragujevac si discute anche di una possibile “vacanza temporanea” a cui sarebbero costretti gli operai ed i lavoratori in generale dello stabilimento, anche se Stellantis smentisce per il momento questa ipotesi. Non solo la Grande Panda, ma anche l’assemblaggio della nuova Citroen e-C3 (full electric) sarebbe in discussione e probabilmente soggetta a slittamento e ritardi.
Tira dunque una brutta aria dalle parti della Serbia, visto che si ipotizza anche lo stop all’assunzione prevista di nuovi lavoratori, nonostante il management FCA aveva confermato l’incremento della forza lavoro a Kragujevac. Dai circa 2.000 dipendenti richiesti al momento si contano solo 800 unità reali.
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