Adesso anche la FIAT Panda trema: i dati parlano chiaro, è allarme sul mercato anche per l’amatissimo modello.
La FIAT Panda sembrava immune da qualsiasi tipo di crisi e cambiamento. L’iconico modello FIAT è stato (e continua ad essere) il modello più amato dagli italiani e il più venduto sul mercato, con ampio distacco dalla seconda in classifica. Un veicolo tanto di successo da convincere FIAT non solo a lanciarne una nuova versione in formato crossover, ma anche a confermare la produzione della classica utilitaria, oggi denominata Pandina. Eppure, anche il colosso che sembrava tra i pochi modelli a poter trainare Stellantis in questo momento difficile sta vacillando, preoccupando e non poco in ottica futura.
I numeri parlano chiaro: i dati della FIAT Panda sono crollati rispetto allo scorso anno. Nel mese di Settembre, secondo il dato UNRAE, sono state vendute 7030 FIAT. Lo scorso anno erano state ben 9.458. Si è dunque registrato un calo di oltre il 25% che preoccupa e non poco non solo i vertici del gruppo, ma tutta l’industria europea. Il problema infatti va ben oltre il modello di casa FIAT.
Sul successo che la Panda continua a riscotere presso il pubblico non ci sono dubbi: continua, infatti, ad essere il modelo più amato e venduto nel nostro paese. E proprio questo aspetto lancia l’allarme. Se anche il modello leader sul mercato italiano, sulla cresta dell’onda da oltre 40 anni, accusa un calo quando sino a poco tempo fa sembrava immune da qualsiasi tipo di concorrenza e circostanza, mantenendo sempre stabili i propri numeri, l’allarme risuona fortissimo per tutta l’industria dei motori.
I dati della Panda sono infatti figli non del modello in sé, ma delle ben più ampie difficoltà dell’automobilismo europeo, che sta vivendo un periodo di crisi nera. Da Stellantis al gruppo Volkswagen: i grandi costruttori stanno vivendo enormi difficoltà, tra la transizione elettrica e gli elevati costi di produzione a fronte di una domanda limitata, le complicazioni sul fronte delle normative europee e la concorrenza delle aziende cinesi che si fa sempre più aggressiva e pressante. In questo incide ovviamente anche una situazione politica ed economica a livello globale non certo rassicurante.
Se anche l’ultimo baluardo, la FIAT Panda, da sempre una garanzia per il rapporto qualità-prezzo imbattibile, comincia a mostrare segni di cedimento, la situazione è certamente seria ed è necessaria una inversione di tendenza rapida per salvare le sorti dell’automobilismo europeo.
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