FIAT, è la fine di un’era. E’ un vero dramma per l’Italia: preoccupazione per l’industria del nostro paese.
L’industria dei motori italiana da oltre un secolo fa rima con FIAT. Certo, il nostro paese può vantare un enorme numero di aziende iconiche, da Ferrari e Lamborghini per arrivare a Lancia ed Alfa Romeo. Nessuna, però, è riuscita ad abbracciare una larga fetta di pubblico e a far registrare il numero di vendite della FIAT. Questo perché da sempre i modelli della casa torinese si sono imposti come le auto “di tutti”. Bassi prezzi, semplicità e una buona qualità hanno portato veicoli come la 500, la Panda, la Uno, la 124, solo per citarne alcuni, ad entrare di diritto nella storia dei motori.
Tutt’oggi, l’azienda torinese domina le classifiche di vendita del nostro paese con la FIAT Panda, da tempo ormai il modello più amato dagli italiani. Eppure, nonostante questo risultato il legame che appariva indistruttibile tra FIAT e Italia non sembra mai essere stato così precario. Le polemiche sulle scelte del gruppo Stellantis, di cui FIAT fa parte, sono all’ordine del giorno.
Tagli di produzione e sempre maggiori investimenti spostati all’estero preoccupano lavoratori e istituzioni, che chiedono certezze sul futuro degli stabilimenti italiani. Considerando che Stellantis è di fatto l’unico grande produttore in Italia, dall’andamento dei marchi e in particolare della FIAT dipende l’intero settore. Gli ultimi dati però sono tutt’altro che rassicuranti.
FIAT, i numeri preoccupano
I numeri degli ultimi mesi mostrano un’industria dei motori europea in grande difficoltà. Problemi che hanno inevitabilmente travolto anche l’universo Stellantis, che ha visto crollare le proprie vendite sul mercato. In Italia, in particolare, la situazione allarma: sono infatti state vendute appena 29.375 auto a Settembre, il 33,9% in meno dello stesso periodo dello scorso anno. La quota di mercato è calata dal 32,6% al 24,1%.
Anche il bilancio annuale sino a questo momento conferma la tendenza con un calo nei primi 9 mesi al 30,3% rispetto 32,9% di un anno fa, frutto di 365.286 vetture nel 2024 (in calo del 5,8% rispetto all’anno scorso). Le difficoltà, però, come detto non riguardano solo Stellantis ma tutto il mercato automobilistico europeo e italiano (121.666 immatricolazioni a Settembre contro le 136.316 dell’anno scorso).
Pesa, in particolare, lo stallo sul continente europeo della domanda delle vetture elettriche, su cui le aziende hanno investito molto. Problematiche che hanno spinto anche la FIAT e Stellantis a prolungare la chiusura di Mirafiori, visto le difficoltà della 500e (nonostante una buona percentuale di vendite rispetto al mercato). Il futuro dell’industria italiana e della FIAT, dunque, preoccupano.